Il caso del Pio Albergo Trivulzio – uno dei più rinomati centri per anziani di Milano dove sono morti centinaia di ospiti – è solo il più (tristemente) noto. Le residenze sanitarie assistenziali sono diventate, infatti, una delle maggiori preoccupazioni nell’emergenza causata dal Coronavirus.
Dalla Lombardia al Lazio, dalla Toscana alla Puglia crescono i contagi di giorno in giorno e aumentano, purtroppo, i lutti. Persone fragili, con una o più patologie, scomparse in solitudine senza l’affetto di una persona cara. Ma dietro i numeri, sempre più preoccupanti, ci sono le storie come quelle raccontate, ad esempio, dai parenti degli ospiti della casa di cura “La Fontanella” di Soleto su cui ora indaga la Procura della Repubblica di Lecce che ha aperto un’inchiesta. L’ultima, ma solo in ordine di tempo, è la Rsa di Brindisi dove la conta dei contagi –tra ospiti e personale sanitario – si è fermata a 102 positivi.
Anche l’Associazione Codici ha acceso un faro e sta seguendo con grande preoccupazione la situazione delle Rsa in questa fase di emergenza, pronta ad intervenire con i propri legali i parenti degli anziani ospiti o il personale delle strutture.
«Il quadro che sta emergendo – dichiara l’avvocato Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici – è drammatico. Giorno dopo giorno i decessi all’interno delle Residenze Sanitarie Assistenziali aumentano e purtroppo sono sempre di più i casi poco chiari. I lutti si moltiplicano, anche nelle Regioni meno colpite dal Covid-19. Ci sono strutture che si sono attrezzate in ritardo per rispondere all’emergenza, abbiamo anziani deceduti in solitudine, con i parenti a volte lasciati senza notizie per giorni».
«Anche per questo – continua Giacomelli – sono sempre più numerose le denunce da parte dei parenti, che sottoscriviamo e siamo pronti a sostenere con i nostri legali, per contribuire alla doverosa azione di verità, di giustizia».
Codici ha attivato uno Sportello di assistenza speciale, a cui ci si può rivolgere inviando una email a segreteria.sportello@codici.org.