Michele Emiliano è stato chiaro, in Puglia si può parlare di seconda ondata di Coronavirus. Da settimane, il contatore dei nuovi casi – fermo a zero – è tornato a salire. A pesare sulla curva dei contagi sono stati soprattutto i casi di rientro, giovani e meno giovani che sono tornati a casa dalle vacanze in uno dei Paesi considerati a rischio – Spagna, Grecia, Malta e Croazia – e hanno “scoperto” di essere positivi al tampone. Il resto sono «contatti stretti» trovati grazie al lavoro dei Dipartimenti di prevenzione delle Asl che lavorano come una intelligence per ricostruire la catena e piccoli focolai scoppiati negli ambienti che sembrano più sicuri come una festa o una cena di famiglia.
Il contact-tracing si è rivelato un’arma preziosa per contenere i numeri. Un altro strumento importante sono i test effettuati anche sugli asintomatici che, ormai, superano il tetto dei 3mila al giorno. In un momento ‘delicato’ quindi è importante non abbassare la guardia e continuare a rispettare le regole, anche compilando il modulo di autosegnalazione, un obbligo scritto nero su bianco nell’ordinanza firmata dal Presidente della Regione. Sono tanti i positivi, infatti, scoperti tra i tamponi effettuati dopo 72ore dall’arrivo nella Regione, per consentire al virus di esprimere uma maggiore carica virale ed evitare falsi negativi.
E poi bisogna “farsi trovare preparati”, esattamente come è accaduto durante la fase 1 dell’emergenza, mobilitando tutti e rafforzando la rete ospedaliera, dei laboratori e i dipartimenti di prevenzione.
«Prevediamo di avere nelle prossime due/tre settimane massimo un numero di contagi molto consistente, non diverso da quello degli altri paesi europei. Era previsto e non deve spaventare nessuno – ha dichiarato il Governatore – siamo perfettamente in sicurezza e la nostra capacità di gestire una pandemia è testata da una esperienza lunga, da ore e ore di un lavoro comune. Ho visto negli occhi dei direttori generali e dei dipartimenti di prevenzione la stessa determinazione nei momenti più difficili»
«La Puglia è in campo e riusciremo a cavarcela anche questa volta. Naturalmente – ha concluso Emiliano – la differenza sarà questa: che gli ospedali dovranno continuare a lavorare anche per la sanità ordinaria e che il resto della società dovrà continuare a vivere. Io sono certo che tutta la Puglia sarà in grado di superare anche questa situazione così difficile».
Bisogna farsi trovare preparati, come detto. Anche perché a settembre, quando è atteso un aumento dei contagi, bisognerà fare i conti con l’apertura delle scuole.