“La pesca professionale nel Mediterraneo è una delle prime cause di decesso e di ricovero di una tartaruga marina, per cui dare indicazioni su come intervenire per ridurre questo importante impatto è il compito principale di chi cerca di tutelare queste specie”.
Sulla base di questa triste realtà, è partito con grande soddisfazione dal Centro Tartarughe del Museo di Storia Naturale del Salento, in collaborazione con Vincenzo Ciullo, direttore dell’Azienda MareVivo Castro e Cirino Carrozzo, amministratore del Comune di Castro, il primo corso base per il recupero e la gestione della cattura accidentale delle splendide tartarughe marine, e la responsabilizzazione sulla pratica e l’attività della pesca in mare.
Un evento di formazione, questo primo appuntamento, con la partecipazione anche del comandante della Guardia Costiera di Castro, 1°M.llo Capasa Salvatore, in rappresentanza di uno degli enti istituzionali fondamentali nella gestione dei recuperi e nella salvaguardia del nostro mare.
Il programma del corso e le attività di base
Il corso si inserisce in un importante programma di tutela attuato oramai da anni dal Centro di Calimera, volto a ridurre la mortalità e migliorare l’efficienza nei recuperi di animali in difficoltà.
Nell’azione di conservazione di questi animali, i pescatori rivestono un ruolo fondamentale, poiché vivendo il mare a 360° sono tra i primi ad entrare in contatto con esemplari in difficoltà o accidentalmente pescati.
Nella meravigliosa location del porticciolo di Enea di Castro Marina, si sono svolte le procedure del primo appuntamento dell’iniziativa, in cui sono state evidenziate dagli operatori del Centro, le principali nozioni di primo intervento da adoperare in caso di cattura di una tartaruga.
Sono state poi consegnate ai partecipanti, delle magliette con una grafica che mostra le corrette procedure da effettuare in caso di interazione con una tartaruga marina.
La presenza durante la manifestazione degli operatori turistici di Castro Marina è un ulteriore tassello nella sensibilizzazione dei turisti che soprattutto d’estate si riversano lungo le coste salentine.
Il Centro si augura che questa iniziativa possa essere una spinta forte per intraprendere un percorso di formazioneche possa rivolgersi al maggior numero di marinerie salentine.
Qualora qualche comune costiero voglia aderire a questa importante azione di tutela inoltre, il Centro calimerese è disponibile ad avviare nuove collaborazioni in difesa della biodiversità dei nostri mari.