
Presi in giro due volte da Costa Crociere. È la sensazione degli oltre 50 passeggeri, da tutta Italia, a bordo della Costa Pacifica, nella crociera denominata “Le perle del Caribe”, che nel 2017 hanno sperimentato non pochi disservizi. Una situazione di disagio che ha portato i turisti a vedere la propria vacanza rovinata. E la questione arriva al Tribunale di Lecce per ottenere il ristoro da vacanza rovinata.
Nonostante l’ammissione pubblica delle responsabilità di Costa Crociere, però, non c’è stata alcuna disponibilità transattiva, almeno nel ridurre il prezzo originario del biglietto pagato dai crocieristi.
I disservizi della Costa Pacifica
Tutto si svolge nel periodo di Natale del 2017. I problemi iniziano ancor prima della partenza della nave, con la cancellazione di ben tre delle sette tappe programmate, Saint Marteen, La Romana e Isola Catalina. Le tre mete, considerate come le più attrattive e che sicuramente hanno avuto peso nella scelta dell’itinerario da parte dei turisti sfortunati, sono state sostituite con un giorno di navigazione e due località, Amber Cove e Samanà di minor interesse rispetto a quelle originariamente previste.
Ma i problemi, purtroppo per loro, non erano finiti. Ai ritardi nella consegna dei bagagli in cabina, si aggiungono code interminabili in occasione degli sbarchi e degli imbarchi, tanto da spingere i passeggeri a restare a bordo, a causa della riduzione del tempo disponibile per le soste (anche meno di un’ora per località).
A complicare il quadro ci ha pensato un rientro disastroso. Ritardi durante il viaggio di ritorno, in alcuni casi, hanno fatto perdere coincidenze aeree ai malcapitati che si sono visti in una situazione di forte disagio.
Mi Manda RaiTre e le dichiarazioni
Dopo l’estremo disagio dei poveri turisti, il Direttore commerciale e marketing di Costa è stato ospite del programma della rete nazionale, riconoscendo gli effettivi disservizi. “La prima cosa che mi viene da dire – dice Carlo Schiavon – a titolo personale ma anche a nome dell’azienda che rappresento, è che noi siamo molto dispiaciuti che durante questa crociera ci siano stati disservizi… Abbiamo fatto una serie di verifiche per capire puntualmente quali siano state le ragioni di questi disservizi e abbiamo capito che effettivamente ci sono stati problemi per cui questa crociera non è stata la migliore esperienza di vacanza possibile”.
Ma a telecamere spente la sorpresa. Costa avrebbe dapprima negato le dichiarazioni (presenti sul sito Rai) dicendo che “il Dottor Schiavon non ha mai riconosciuto i disagi lamentati”, dinanzi alle registrazioni del programma di RaiTre, avrebbe dichiarato che “il Dottor Schiavon ha riconosciuto l’esistenza di disservizi ma essi non sono stati dallo stesso dichiarati imputabili alla nostra Compagnia”.
Le parole dell’avvocato Stefano Gallotta, responsabile del settore trasporti di Codici
“Questa mancanza di ogni disponibilità transattiva e di rispetto verso i propri clienti rende inevitabile l’azione giudiziaria presso il Tribunale civile di Lecce che, in questi giorni, sarà introdotta nell’interesse di oltre cinquanta croceristi, delusi e irritati da un atteggiamento poco serio e non consono a una delle grandi aziende italiane che ci rappresentano nel mondo. Stiamo chiedendo il giusto ristoro per quanto accaduto ai malcapitati turisti, alcuni dei quali erano in viaggio di nozze, con importi variabili tra i 2.000,00 e i 4.000,00 Euro ciascuno in quanto, oltre alla compensazione pecuniaria per il ritardo e i disservizi aerei, è dovuta la riduzione del prezzo per l’itinerario modificato in peggio e il danno da vacanza rovinata, come disciplinato dal Codice del Turismo e pacificamente riconosciuto, in casi simili, dalla giurisprudenza di merito”.