‘Costruite ponti, non muri’. La #cartadileuca.0 collegamento tra i popoli del Mediterraneo


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Parola d'ordine, abbattimento. Di cosa? Dei ponti della paura. E, al loro posto, costruire collegamenti che conducano alla fraternità verso l'altro. Il Parco Culturale Ecclesiale "Terre del Capo di Leuca – De Finibus Terrae" intende raggiungere tale obiettivo attraverso uno strumento d'unione ambizioso: la "Carta di Leuca". Ecco allora che il documento internazionale intitolato "#cartadileuca.0 – Mediterraneo, un Mare di Ponti" ha avuto modo di conoscersi stamattina a Lecce, in Prefettura, durante un'apposita conferenza stampa. Un progetto al quale partecipano pure Regione Puglia, Comunità di Sant'Egidio, Fondazione Don Tonino Bello e Fondazione "La Notte della Taranta". "Chiediamo a chi governa le sorti dei nostri popoli di compiere ogni sforzo possibile affinché il Mediterraneo non sia più mare di morte per i tanti rifugiati che cercano di navigarlo, ma torni ad essere terra di pace e unità tra i popoli". Messaggio chiaro e preciso quello contenuto nelle prime righe di questo speciale impegno, messo nero su bianco. "Dichiariamo la nostra volontà a contribuire – si legge sempre nella Carta – a ricostruire i ponti che collegano i Paesi del Mediterraneo in una grande Arca di Pace". 

"Bisogna anzitutto sottolineare un ruolo di collaborazione e condivisione. Il primo passo è stato aver creato una Fondazione di partecipazione del Parco Ecclesiale di Terre di Leuca", così Claudio Palomba, Prefetto di Lecce. "Un passaggio importante che con grossa lungimiranza dalla Diocesi di Ugento, su suggerimento della CEI, ha dato vita ad un grosso agglomerato. Anche la Carta di Leuca che si andrà a sottoscrivere il 14 Agosto fa parte di un percorso di partecipazione attiva da parte dei giovani". "In quanto prima Fondazione che nasce con questi scopi – prosegue Palomba – ritengo che rafforzerà soprattutto, e me lo auguro, la cosiddetta via francigena. C'è grande attenzione, ultimamente, su tale argomento nel nostro territorio".

Tra l'altro, il foglio della #cartadileuca.0 è realizzato (nei laboratori CubiArte di Andrea De Simeis, a Sogliano Cavour) interamente a mano con candide fibre cellulosiche di piante del Mediterraneo: gelso e cotone. La vergatura risale al XV secole e fonde la tradizione orientale della washi con le tecniche delle gualchiere medievali di Fabriano, Amalfi. Ecco, dunque, la novità. Fondere le tecnologie di due straordinarie radizioni e le specie botaniche di differenti continenti. Ciò genera il vero ponte culturale di duemila anni di storia per una carta che non tema il tempo.

"Un'iniziativa dal duplice aspetto secondo Mons. Vito Angiuli, Vescovo di Ugento-Santa Maria di Leuca rafforzata dallo storico dialogo, ma oggi serviva intensificarlo in un periodo storico affinché le persone, le cultue e le religioni si parlino, promuovendo insieme una pace universale". Presenti, oltre ai vertici delle forze dell'ordine salentine, anche l'Assessore Regionale allo Sviluppo Economico, Loredana Capone, e Antonio Gabellone, Presidente della Provincia di Lecce. 

"Sogniamo che tutti sentano l'urgenza di diventare ponti viventi di pace, scegliendo di essere costruttori nella vita di ogni giorno, seguendo l'esempio di don Tonino Bello, profeta e testimone di pace".