Nessun ferito, ma il crollo avvenuto, questa mattina, nel corridoio della sala lettura dell’area di Matematica del Collegio Fiorini è destinata a far discutere a lungo. Anche perché non si tratta del primo caso di cedimento che tocca le strutture dell’Università del Salento.
Questa volta, a crollare davanti agli occhi degli studenti increduli è stata una parte del controsoffitto, forse a causa del malfunzionamento di alcune tubature dell’impianto di riscaldamento dell’edificio. Di certo, come si legge in una nota a firma di Link Lecce non è stata una “sorpresa”. Già ieri era l’area manutenzione del polo scientifico era stata informata che “qualcosa non andava”, ma la segnalazione non è bastata a evitare che si verificasse l’increscioso episodio che, fortunatamente, non ha avuto conseguenze. ”
“Abbiamo in realtà poco da meravigliarci dato che in questi mesi le nostre numerose e continue segnalazioni agli uffici tecnici sono state costantemente sottovalutate e la situazione, già di per sé critica, non poteva che peggiorare” ha dichiarato Francesco Gravili, rappresentante degli studenti per Link Lecce.
“Abbiamo ritenuto opportuno riportare e affrontare negli organi e nelle sedi di rappresentanza il problema del malfunzionamento dei riscaldamenti in tutto il dipartimento, fonte di numerose difficoltà per lo svolgimento della normale vita universitaria. Con scarsi risultati – dichiara Daniela Gallo, rappresentante degli studenti per Link Lecce – Il crollo del controsoffitto di oggi è solo una delle tante conseguenze dell’inefficace manutenzione, che ha compromesso diversi termoconvettori del collegio, privando gli studenti del riscaldamento per buona parte dell’inverno e alcune zone dell’edificio sono tutt’ora prive di riscaldamento”.
Per la manutenzione dell’edificio sono previsti dei fondi provenienti dal Piano per il Sud, ma molto probabilmente le tubature non saranno interessate dall’impiego di questi 3 milioni e mezzo. In ogni caso, concludono da Link, “l’università non può ignorare il problema e deve provvedere a risolvere in maniera definitiva la situazione, rendendo prioritaria per il nostro Ateneo la mobilitazione di risorse per la manutenzione delle strutture”.