Da villa del boss della Banda della Magliana a casa di accoglienza, premiato Don Antonio Coluccia

Ha trasformato la villa del boss della Banda della Magliana in una casa di accoglienza per poveri e diseredati e per questo Don Antonio Coluccia, il prete di Specchia, è stato premiato a Roma nel corso della 16° edizione del Galà di beneficenza ‘Un dono per un sorriso’.

Ha trasformato la villa di un boss della Banda della Magliana, alle porte di Roma, in una casa di accoglienza per i poveri e per questo Don Antonio Coluccia, il prete originario di Specchia, è stato premiato nel corso della sedicesima edizione dell'annuale Galà di beneficenza "Un dono per un sorriso" che si è svolto nella capitale. Grazie alle donazioni dei cittadini, il sacerdote è riuscito a dare a chi ha bisogno un posto dove ‘rifugiarsi’ e la splendida villa immersa nel verde in via della Giustiniana, appartenuta un tempo a Salvatore Nicitra, è oggi la sede dell’«Opera Don Giustino Onlus» fondata nel lontano 2012. Di più, è diventata un simbolo della legalità. Ricava una cappella dalla stanza per le riunioni mafiose e fa appendere all'ingresso un ritratto di Giuseppe Di Matteo, il bambino figlio di boss, strangolato e sciolto nell'acido nel 1996.
  
Il prezzo da pagare è stato altissimo, una vita sotto protezione delle Forze dell’ordine, ma nonostante le minacce continue Don Antonio continua a schierarsi sempre accanto agli emarginati. Oggi, il suo impegno sociale a favore dei più deboli ha ricevuto un importante riconoscimento da parte della Fondazione Foedus, istituzione che punta alla valorizzazione della cultura, promozione di impresa e solidarietà in Italia e nel mondo presieduta dall’onorevole Mario Baccini, vice presidente del Senato e sottosegretario agli Esteri, ex ministro della Funzione Pubblica. 
  
La Fondazione Foedus si occupa di promuovere il meglio dell'italianità attraverso la cultura, l'impresa e le opere di solidarietà. E così Don Antonio Coluccia, che ha lasciato un lavoro fisso da operaio per fondare l’Opera Don Giustino Onlus è stato premiato per  aver trasformato la villa del boss della banda della Magliana in una casa di accoglienza per poveri e diseredati.