Dalla stazione a Piazza Mazzini la corsa in taxi costa 21 euro. Un turista scrive e si lamenta


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Un tempo furono le frise a diventare simbolo di quella brutta abitudine di alzare  troppo i prezzi per i turisti, oggi, a distanza di qualche anno, oggetto delle rimostranze sono i taxi con costo di una corsa ritenuto troppo eccessivo da chi è venuto a visitare la città.

Ore 18.48 del 29 marzo 2016, un turista proveniente da Torino, scende dal Treno FrecciaBianca 9807. Dopo quasi dieci ore di viaggio il convoglio è giunto a Lecce puntuale, spaccando il secondo.  

Per il visitatore è la prima volta nella “Capitale del Barocco”, ha già avuto modo di ammirare, poco prima di scendere, i bellissimi paesaggi rurali costellati di alberi d’ulivo, adesso non rimane altro che trascorrere qualche giorno di totale relax dalla vita quotidiana, visitando e apprezzando lo splendido patrimonio storico-artistico-architettonico del capoluogo che, negli ultimi anni, i maggiori tour operator nazionali e internazionali mettono in cima ai loro cataloghi.

La giornata è molto calda, con temperature che vanno al di sopra della media stagionale e il sole splende ancora alto, anche perché la domenica precedente, quella di Pasqua, si è tornati all’ora legale e le lancette sono state spostate un’ora avanti. Nonostante tutto, però, il viaggio è stato lungo, la stanchezza è tante e c’è una gran voglia di andare a riposare in un B&B situato in Piazza Mazzini.

Normale, quindi, accostarsi a uno dei tanti taxi parcheggiati in Piazzale “Oronzo Massari” e dirigersi nel centro commerciale della città, in linea ad’aria saranno poco meni di tre km. I viali della città allungheranno solo un po’ il tragitto, giusto attendersi, a questo punto, di non essere salassati e di pagare il giusto.

Tanta, invece, la sorpresa quando il tassista presenta il conto: 20 euro per la corsa e uno per il trolley che il turista ha con sé! Insomma quasi 42mila lire di vecchia valuta per fare un tragitto brevissimo.
“Inutile fare storie e alzare la voce. Ma se dicessi che l’ho presa bene sarei bugiardo, perché mi è sembrato quasi che si stesse approfittando di me, come se fossi un pollo da spennare.

Con la mia famiglia certamente ritornerò in Salento, perché non mi piace generalizzare. Però, quando sento parlare di turismo e di accoglienza vi prego di farvi portavoce di queste cadute di stile che possono irrimediabilmente compromettere l’immagine della vostra città”.

A proposito, al ritorno, il prezzo si è abbassato: 15 euro per la corsa e uno per il solito trolley. Ma evidentemente il tragitto in senso contrario è più breve…