Quando qualcosa è destinata ad avere una durata brevissima si è soliti dire che il suo tempo di resistenza va da Natale a Santo Stefano, due festività che si succedono nel giro di poche ore. La locuzione, nella sua variante dialettale, è molto usata in Salento per sottolineare anche qui la caducità di un’azione destinata a terminare subito o di un oggetto destinato irrimediabilmente a rompresi nel giro di poche ore o addirittura di pochi minuti.
Il detto spesso si addice al modo di agire di chi non fa della costanza una sua cifra caratteriale ma si contraddistingue per instabilità, mutevolezza, volubilità. E ciò non soltanto nel campo della produzione di manufatti ma anche sul piano degli atteggiamenti sentimentali. Con l’espressione ‘una relazione che poteva durare soltanto da Natale a Santo Stefano’ ci si riferisce alla fine di una liason tra due soggetti incompatibili, diversi in tutto, che avevano trovato soltanto uno strapuntino di comunanza per dare vita ad un rapporto durato pochissimo.