Non è facile parlare di «dipendenza affettiva». Non è semplice perché tocca un tema, quello dell’amore, che può avere talmente tante sfumature e volti che è difficile raccontarli e riconoscerli tutti. Non è facile perché nel labirinto dei sentimenti è facile perdere la bussola, la strada che può fare la differenza tra una storia sana e una tossica. Si parla di dipendenza affettiva perché è come una droga di cui continuiamo ad avere bisogno nonostante faccia male, nonostante aggiunga dolore e lacrime. Una necessità che porta a non riuscire a rinunciare a quel legame “tossico”.
Il filo di Arianna delle storie di dipendenza affettiva sembra ricamare lo stesso copione: un primo incontro, l’innamoramento, le rotture, le rappacificazioni, le fasi di stallo e un’unica possibile e sola tragica conclusione. Finirà,e male.
Parlarne, serve a “rompere il silenzio”. Per questo a Cavallino, giovedì 30 novembre, si terrà il primo dei tre incontri sul tema: Le dipendenze comportamentali nei ragazzi. Un salotto con l’esperto per accendere i riflettori su alcuni fenomeni che rischiano, anche se oggi non è più così, di rimanere nell’ombra.
Alle 17.30 si parlerà di «La dipendenza affettiva: l’incapacità di crescere: amare poco o amare troppo!» con l’avv. Carla Rugge, dell’associazione Tyche che organizza l’evento e con la dott.ssa Valeria Salvatore, psicologa e psicoterapeuta dell’età evolutiva.
Interverrà la dott.ssa Marcella Minonne, Assistente Sociale (referente equipe di contrasto alla violenza, abuso e maltrattamenti del Comune di Lecce).
Per partecipare agli incontri, al civico numero 2 di via Garibaldi, a Cavallino, è necessario prenotarsi. A causa del numero limitato di posti è consigliato telefonare al n. 327-3557057 (Rosanna).