Guasti e ‘contrattempi’ e arrivano a Lecce con ore di ritardo. Il viaggio “da incubo” per tornare a casa


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Un “contrattempo” durante un viaggio può succedere. Che sia in macchina, in treno o in aereo, tutti (o quasi tutti) mettono in conto la possibilità di incappare in qualche ostacolo. Ma quanto accaduto sul treno Milano-Lecce è molto di più di  un piccolo inconveniente. Una trasferta da incubo scandita da guasti, ritardi e mancanza di comunicazioni, anche per ‘rassicurare’ i viaggiatori in un momento già delicato.

A raccontare l’odissea vissuta dal figlio per tornare a casa è una mamma che ora chiede chiarezza. «Mio figlio prende il treno da Reggio Emilia per raggiungerci a Lecce. Tutto precede bene fino ad Ancona, quando ad un certo punto il treno si ferma per un guasto». La voce che annuncia ai passeggeri il problema comunica anche il ritardo previsto: 30 minuto, ma il tempo scorre e supera di tanto la mezz’ora immaginata. Nella bel capoluogo delle Marche rimangono fermi per ben due ore e mezzo. I passeggeri, giustamente, vogliono conoscere il motivo dell’attesa e vengono tranquillizzati dicendo che sulla rete ferroviaria c’è un incendio e devono attendere i vigili del fuoco!

«Il viaggio ricomincia dopo due ore e mezzo, ma una volta arrivato a Fermo il treno accumula altro ritardo, sempre per un incendio sulla rete ferroviaria». La Puglia non è mai sembrata così lontana e, una volta arrivati a Bari, quando sembrava tutto finito, un annuncio lascia perplessi i passeggeri diretti a Lecce. «Chi era diretto nel capoluogo salentino – racconta la mamma –  avrebbe dovuto prendere un altro treno o pullman perché la fermata nella stazione di Lecce è stata cancellata!».

Le lancette dell’orologio segnano le 2.00, quando i passeggeri arrivano finalmente a Lecce. «Voglio la verità su cosa sia successo in quanto il treno a Lecce doveva arrivare alle 21.55. Trenitalia rimborserà il disagio? E soprattutto in questo periodo particolare ha adottato i giusti criteri anticontagio? … mi rendo conto più che mai che in Italia l’efficienza non esiste!!! Perché nel 2020 siamo ancora messi male?» conclude la donna.