Dopo il provvedimento estremo assunto dal Governo italiano al quale anche i vescovi italiani hanno deciso di aderire, in piena libertà (si ricorda che la Chiesa cattolica costituzionalmente non appartiene allo Stato italiano, ma ad altro Stato sovrano) i fedeli cristiani si sono ritrovati senza la liturgia domenicale, cioè senza Messe aperte al pubblico. Da più parti la comunità dei cattolici, in queste ore, ha chiesto di poter individuare forme alternative, ma efficaci di partecipazione. Ed è cosi che oggi l’arcidiocesi metropolitana di Lecce ha varato un nuovo decreto.
Il vescovo Michele Seccia, primate delle Chiese salentine, ha voluto impartire alcune importanti disposizioni integrative, garantendo l’utilizzo di ogni strumento della comunicazione sociale per portare ogni giorno la Parola di Dio, nelle case.
Nel decreto è stabilito che:
- la Messa celebrata ogni giorno sine populo sarà trasmessa in diretta sulla pagina Facebook del portale di informazione della diocesi di Lecce e alla domenica sulle emittenti televisive locali.
- i funerali prevedono la benedizione del defunto da parte del sacerdote alla presenza dei soli familiari più stretti, con la celebrazione successiva della Messa a suffragio a conclusione dell’Emergenza coronavirus
- il sacramento della Confessione è garantito, fuori dal confessionale e a distanza di sicurezza assicurando la riservatezza assoluta
- è sospesa la comunione per gli ammalati in casa, ma è assicurata sempre – sottolinea il vescovo – l’estrema unzione ai moribondi, chiaramente rispettando le misure e le norme in materia di contagio
- gli uffici della Curia in Piazza Duomo restano chiusi, si riceverà solo su appuntamento telefonico per motivi di massima urgenza
- le udienze private sono sospese, mentre continuerà come sempre l’assistenza ai poveri e la distribuzione dei beni di prima necessità ai bisognosi.
Massima prudenza, insomma, dichiara l’arcivescovo metropolita, ma la grazia di Dio non si ferma davanti a nulla.