E’ polemica sulla mozione lgbt nelle scuole.I comitati Sì alla famiglia:’altre priorità per la Puglia’


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Alla vigilia del Consiglio regionale che potrebbe dare il via libera alla diffusione dei programmi gender nelle scuole, con l’adesione della Puglia a Re.a.dy, rete di collegamento lgbt, i Comitati Sì alla famiglia costituiti in Puglia, alzano un grido di protesta.

Quanto recriminato alla maggioranza è un’incoerenza di fondo rispetto alle promesse elargite durante la campagna elettorale, quando il Presidente Emiliano aveva assunto il formale  impegno di sostenere le famiglie pugliesi garantendo loro un concreto aiuto sul fronte dei servizi sociali, dell’assistenza sanitaria,  del favore verso la vita nascente e della pressione fiscale.

Ma tali buoni propositi non sembrano esser parte dell’ordine del giorno di domani, che vede invece tra i primi punti  di cui discutere il caldo tema dei diritti civili da introdurre nell’ambiente scolastico. I comitati accusano così l’ennesimo omaggio all’ideologia a discapito di una risposta tangibile alle esigenze e alle richieste delle famiglie pugliesi,  e fomentando la polemica nei confronti della coalizione sottolineano:’ è questa la vera priorità della Puglia’?

Difficile definire se la manifestazione di malcontento per le incompiutezze del governo regionale non giunga proprio a rafforzare la protesta contro altre dibattute tematiche non ancora prontamente assimilate dalla popolazione, che si divide fra consensi e dissapori.

Di fronte  a un’ideologia nuova e contrastata, i Comitati Sì alla famiglia lamentano inoltre, che la regione la assuma come rivendicazione di parte, reputandolo inadeguato per  un ente pubblico, rappresentante dell’intero corpo sociale.