La notte della luna rossa, l’eclissi totale che incanta con un gioco cosmico perfetto


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C’è una poesia da leggere nel cielo di domenica 7 settembre. Basterà alzare lo sguardo per ritrovarsi spettatori di un racconto antico quanto il tempo: una eclissi totale di luna. Da una parte il Sole che tramonta, dall’altro la Luna che sorge. Nel mezzo la Terra, perfettamente allineata, che, come un regista silenzioso, muove le luci di scena. È lei, con la sua ombra, a creare un cono di ombra e a trasformare il volto luminoso del satellite in qualcosa di diverso, più intimo e misterioso.

Il risultato sarà uno spettacolo «imperdibile» che sarà visibile anche dall’Italia. Il sipario si alzerà al crepuscolo, intorno alle 19.30, quando la Luna farà capolino già immersa nella fase totale dell’eclissi. In Italia non vedremo l’inizio del fenomeno: il nostro orizzonte geografico ci regala solo la seconda metà, quella in cui il satellite risale dall’ombra. Bisognerà accontentarsi di guardare la fine dell’eclissi, quindi, attesa qualche minuto prima delle 22.00. Sarà importante, piuttosto scegliere il luogo giusto, senza ostacoli, da cui guardare questo evento che ha la forza di lasciare senza fiato verso est, perché la Luna nascerà bassa, delicata, come un’apparizione da non disturbare.

Il colore della Luna. Perché apparirà rossa

Come sempre in questi casi, il satellite acquisirà un elegante colore bronzeo: da qui il nome di «Luna rossa». Questo spettacolo cromatico è un’opera della dispersione di «Rayleigh»: l’atmosfera terrestre filtra le componenti blu della luce solare e permette solo ai toni rossi di raggiungere la Luna, gli stessi rossi e aranci che incendiano i tramonti.

Quella di domenica non sarà un’eclissi qualunque. Con i suoi 82 minuti di totalità, si annovera tra le più lunghe e spettacolari dell’anno. Un evento che potrà essere ammirato da oltre l’85% della popolazione mondiale, un filo invisibile che unirà miliardi di occhi verso la stessa meraviglia.

In fondo, ogni eclissi lunare è un ricordo della nostra posizione nell’universo. Ci mostra, per un attimo, la delicatezza delle orbite e la perfezione degli allineamenti. Ci ricorda che anche il buio ha la sua bellezza, e che nella notte più scura può nascere una luce nuova, rossa, intensa, da custodire negli occhi e nella memoria.