Ecotassa, i timori di Calimera


Condividi su

Lo spettro dell’Ecotassa campeggia sul territorio. Dai Comuni aumenta l’allarme anche a causa della prospettiva di aumentare la percentuale di raccolta differenziata per la carenza degli impianti di compostaggio.
Il grido d’allarme parte, in particolare, parte da Calimera dove ad intervenire è il Gruppo consiliare  Libertà e Democrazia per Calimera. Il Capogruppo Luigi Mazzei, manifesta tutta la preoccupazione del territorio e chiarisce che “l’impianto di compostaggio in fase di costruzione nel Comune di Calimera potrà trattare frazione umida fino ad un massimo di 30.000 tonnellate annue”. E poi “Mi meraviglia il fatto che la Regione, tramite il suo Assessore all’Ambiente Nicastro, continui a dare numeri errati che prevedrebbero la possibilità di smaltire 100.000 tonnellate annue, cercando di giustificare una Tassa iniqua che verrà applicata ai cittadini salentini indiscriminatamente”.

Nel particolare, l’impianto di compostaggio in territorio griko è stato progettato ed è in fase autorizzativa e costruzione da una società privata la Terni Green, con il parere contrario del Consiglio Comunale di Calimera che ha fortemente voluto limitare la capacità di smaltimento dell’impianto che mai potrà superare la quantità autorizzata. “La Regione – prosegue Mazzei – farebbe bene a dotarsi di un piano reale, visto che quello approvato a novembre 2013 è carente degli elementi essenziali, prevedendo nella Provincia di Lecce gli altri impianti necessari a smaltire la frazione umida prodotta nel territorio. Il principio che ogni provincia diventi autosufficiente è l’unico che abbia un senso logico. Nel frattempo – conclude – Vendola adotti un provvedimento di rinvio dell’applicazione dell’Ecotassa fino a quando non avrà dotato il territorio degli impianti necessari a chiudere il ciclo dei rifiuti. La Regione non può chiedere ai cittadini di pagare per coprire le proprie deficienze”.

A dire la propria sulla vicenda il Vice Sindaco e Assessore all’Ambiente di Calimera, Giuseppe Mattei “Ormai da anni a Calimera parla di un impianto di compostaggio di rifiuti solidi urbani che verrà realizzato nella zona PIP. Significa che nel nostro paese arriveranno i rifiuti della provincia fino a 30.000 tonnellate l’anno. Per fermare l’impianto il Sindaco Rosato ha sospeso i lavori e tentato la via legale purtroppo senza esito, il Consiglio Comunale nello scorso ottobre ha espresso parere politico contrario alla sua realizzazione”.
E poi la ricostruzione dei fatti da parte di Mattei “l’idea di fare il compostaggio a Calimera è della precedente Giunta Panese di centro sinistra che ha concesso nella zona PIP di Calimera 10.000 mq ad una ditta che ha poi ceduto il progetto del compostaggio e l’area alla Terni Green s.p.a. che come sua prerogativa ha presentato i relativi ampliamenti. Risultato: grazie alla scelta di Panese e la sua Giunta di sinistra abbiamo ottenuto un eredità pesantissima”. In ultimo l’invito “ Ora cerchiamo di preservare la nostra cittadina mettendo tutti i paletti possibili. A tal fine abbiamo approvato, come primo comune nel Salento, un apposito Regolamento che limiti le aziende che nel territorio comunale vogliano realizzare impianti che abbiano relative emissioni in atmosfera”.