Carceri pugliesi, Osapp lancia l’ennesimo allarme: “Corpo abbandonato a se stesso. Serve un rinnovamento”


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Una situazione ormai drammatica e apparentemente senza via d’uscita è ciò che contraddistingue le condizioni, l’organizzazione e la vivibilità lavorativa del personale di Polizia Penitenziaria negli istituti dell’intero territorio nazionale e, in particolar modo, della Puglia.

I disagi si registrano sia per il sovraffollamento delle infrastrutture che, anche se numericamente attenuato rispetto agli scorsi anni, è comunque di difficile sopportazione a causa delle gravissime carenze  (anche per quel che riguarda le condizioni degli immobili ormai vetusti), che per la carenza degli organici soprattutto in merito allo scarso numero di agenti”, con queste parole il Segretario Generale aggiunto di Osapp, il sindacato di Polizia Penitenziaria, Pasquale Montesano, lancia l’ennesimo grido di allarme.

“Nel mese di Marzo – prosegue – dopo le durissime giornate che hanno caratterizzato la clamorosa evasione di 70 detenuti dalla casa circondariale di Foggia e la violenza inaudita messa in atto da una parte della popolazione detenuta fuori da ogni logica, si è assistito a un’azione di radicale cambiamento di rotta, ma non di rinnovamento e per questo oggi facciamo i conti con reazioni incontrollate dell’amministrazione locale e regionale, nei confronti di dirigenti sindacali che hanno rappresentato nelle forme consentite i disagi e le difformità che ancora si evidenziano presso le strutture carcerarie”.

Un dossier sulle carceri pugliese

“Tra l’altro, nei giorni scorsi, e stato trasmesso al Presidente del Consiglio dei ministri,  Giuseppe Conte;  al Ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede; a tutti i Gruppi parlamentari della Camera e del Senato della Repubblica e ai prefetti della Puglia, un dossier sul sistema penitenziario, a  seguito delle numerose assemblee, svolte con il personale di Polizia Penitenziaria dai componenti statutari di Osapp Puglia e che  hanno determinato, sulla base dei confronti territoriali, la necessita di esporre le gravissime condizioni lavorative e organizzative della Polizia Penitenziaria nella regione”.

Necessario un rinnovamento

“La ragione dell’invio di tale articolata documentazione nasce dalla necessita, non più rinviabile, di un rinnovamento sia nei riferimenti regionali, che nelle articolazioni territoriali e dall’esigenza immediata di un sostanziale ampliamento degli organici”.

Puglia regione più esposta a rischi

“La grave carenza organica, l’assenza dell’amministrazione centrale, delle istituzioni e della politica, fanno della Puglia la regione più esposta a rischi interni.

Nell’auspicio che nulla accada non possiamo non rimarcare precise responsabilità per le criticità degli eventi che solo grazie allo spirito di sacrificio, professionalità e senso di appartenenza degli uomini e donne del Corpo e di tutti gli operatori, sono state contenute nonostante il grave momento legato all’emergenza epidemiologica da COVID-2019.

“Episodi come questi, al pari di altri in questi ultimi mesi ai danni degli agenti – conclude Montesano – costituiscono un evidente segnale del salto di qualità che le organizzazioni criminali stanno adottando in termini di strategia della tensione e della intimidazione nei confronti del Corpo che, pressoché abbandonato a se stesso, gestisce la sicurezza delle carceri e garantisce all’interno delle stesse il rispetto della legalità e la tutela degli interessi della collettività nazionale

Nei prossimi giorni daremo vita ad alcune iniziative di protesta e all’avvio di procedure, presso le sedi giurisdizionalmente competenti, per le continue violazioni del contratto collettivo nazionale di lavoro e le prerogative sindacali”.