La vetrina era quella della trasmissione di Sky Tg24 intitolata “I numeri della Pandemia”, per annunciare un provvedimento radicale: da venerdì 30 ottobre le scuole pugliesi chiudono i battenti. La decisione è stata comunicata al Ministro della Salute, al Ministero dell’Istruzione – Capo Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione, al Presidente dell’Anci e al Direttore dell’Ufficio Scolastico regionale.
È stato qui, nel corso del programma sul gruppo televisivo di Rupert Murdoch che il Governatore di Puglia, Michele Emiliano, ha dato la notizia che le scuole di ogni ordine e grado chiuderanno nella Puglia.
“Abbiamo dovuto prendere una decisione difficile, quella di sospendere la didattica in presenza in tutte le scuole di ogni ordine e grado”, ha affermato il Presidente.
“Da venerdì 30 ottobre 2020 è sospesa l’attività didattica in presenza nelle scuole pugliesi di ogni ordine e grado”: lo dichiara il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano annunciando un’ordinanza sulla scuola che sarà emanata in serata. “Le attività in presenza – spiega Emiliano – saranno possibili solo per i laboratori e per le esigenze di frequenza degli alunni con bisogni educativi speciali. La decisione è stata presa di fronte all’evidenza dei dati rilevati dai Dipartimenti di Prevenzione. L’impegno encomiabile dei bambini, degli studenti e di tutto il personale scolastico non è stato un argine sufficiente a tenere il virus fuori dalle nostre scuole. Sono almeno 286 le scuole pugliesi toccate da casi Covid. Tutto questo in un solo mese di apertura e nonostante in Puglia la scuola sia iniziata il 24 settembre, ben 17 giorni dopo altre regioni. I dati ci dicono che sono almeno 417 gli studenti risultati positivi e 151 i casi positivi tra docenti e personale scolastico. Questa decisione tiene conto anche dell’appello dei pediatri pugliesi. Ci auguriamo che i dati epidemiologici consentano al più presto il ritorno alla didattica in presenza”.
“Nelle scuole primarie abbiamo numeri pesantissimi, restano escluse dal provvedimento le scuole per l’infanzia, dove la frequenza non è obbligatoria. Abbiamo verificato che l’aumento dei contagi è coinciso con la riapertura delle scuole.
Queste le parole del numero uno di “Via Gentile”, quindi, secondo quanto dichiarato, le uniche a essere escluse dovrebbero essere le scuole per l’infanzia, ma al momento nulla si sa di preciso, si aspetta, quindi, il provvedimento ufficiale del Governatore.
Nella giornata di oggi, la Puglia ha registrato un esponenziale aumento dei contagi, ben 722, di cui 39 in provincia di Lecce, situazione che ha fatto sì che l’Assessore alla Sanità, Pierluigi Lopalco, definisse la situazione preoccupante.
Le reazioni della politica
In una nota esprime la contrarietà al provvedimento di Michele Emiliano, la vicepresidente del gruppo Forza Italia al Senato, Licia Ronzulli:“La decisione di chiudere tutte le scuole in Puglia è gravissima. Si tratta di una scelta rispetto alla quale è responsabile tanto Michele Emiliano quanto il governo, con il ministro Azzolina in testa. Come è possibile che nonostante questa seconda ondata fosse ampiamente annunciata, a ben quasi 8 mesi dal lockdown, la situazione sia tale da dover far restare nuovamente gli studenti a casa? Cosa è stato fatto in questi mesi? Evidentemente niente, come denuncio da tempo. Non basta semplicemente ripetere che la scuola deve rimanere aperta come fanno il ministro Azzolina e parte della maggioranza, bisognava creare per tempo le condizioni perché istituti e trasporto scolastico fossero effettivamente sicuri. Così, purtroppo, non è e stiamo assistendo all’ennesimo fallimento di una sinistra che tanto che tanto al governo quanto alla Regione Puglia si dimostra incapace finanche di garantire il diritto all’istruzione di migliaia di studenti”.
Così il coordinatore regionale pugliese di Fratelli d’Italia, on. Marcello Gemmato: ‘Non giudichiamo il provvedimento della chiusura delle scuole ma possiamo affermare con certezza che il presidente Emiliano -con la complicità del ministro Azzolina- non ha pianificato in passato né ha pianificato prima di annunciare la decisione in tv oggi. La Puglia è nel caos creato dall’incompetenza politica e decisionale. Lo dimostra ciò che è avvenuto prima e ciò che sta avvenendo adesso: quando la morsa del coronavirus si è allentata, Emiliano ha avuto mesi -tra un invito a fare le vacanze in Puglia e un bonus slogan matrimoni- per attrezzare in sicurezza le scuole e non l’ha fatto. Il trasporto pubblico scolastico e locale, luogo di massima promiscuità, poteva essere diluito o coadiuvato dal trasporto privato, che oggi non lavora per l’assenza di flusso turistico. Manca una linea di comando: non si sa cosa accadrà da domani, cosa i nostri ragazzi faranno: la Puglia è attrezzata per la Dad o ci saranno giorni vacanti in cui gli studenti si riverseranno nelle strade delle nostre città tra un caffè e lo shopping, rischiando ugualmente di contagiarsi? E cosa intende fare Emiliano per non lasciare, come sta accadendo in queste ore, il corpo docente e gli operatori scolastici nel caos?’