Fase 2: in Puglia riprendono esami e visite. Tamponi a chi si ricovera e obbligo di mascherine

Da domani si riparte con i servizi sanitari non urgenti. Ad annunciarlo, il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano e il direttore del dipartimento Salute, Vito Montanaro

Da domani si riparte. Inizia la Fase 2 e riprendono i servizi sanitari non urgenti. Avranno priorità i pazienti in lista di attesa in base alle patologie e, più in generale, alle condizioni cliniche.

La Regione ha stabilito le misure di sicurezza che dovranno essere applicate in tutte le strutture pubbliche e private al fine di garantire la tutela necessaria ad utenti e operatori sanitari.

Prima di ogni ricovero sarà eseguito il tampone anche a pazienti asintomatici. Gli operatori sanitari, all’ingresso effettueranno le misurazioni con termoscanner mentre gli spazi verranno riorganizzati per assicurare il giusto distanziamento fisico.

Da domani riprendono, dunque, le seguenti attività:

  • attività di ricovero (fascia A e B, prevalentemente attività chirurgica) e day- service
  • attività di specialistica ambulatoriale istituzionale, accreditata ed autorizzata
  • attività delle Strutture residenziali, semiresidenziali, ambulatoriali e domiciliari
  • attività di prevenzione oncologica, vaccinale, attività medico-legali e di medicina dello sport

Ovviamente i ricoveri, le visite ambulatoriali, gli esami diagnostici, gli esami di laboratorio, i day service e tutte le prestazioni sanitarie non urgenti ripartiranno secondo un cronoprogramma a step che terrà conto dell’andamento della epidemia.

La Regione ha chiesto ai cittadini di non sovraccaricare gli ospedali pubblici e privati, perché la ripartenza sarà graduale. Saranno chiamati i pazienti già prenotati nel periodo della sospensione. Ogni ospedale darà priorità ai ricoveri già programmati nella fase di lockdown e non ulteriormente procrastinabili, tenendo conto dei pazienti già in lista di attesa da 60 giorni.

Per quanto riguarda i ricoveri, i pazienti sospetti o risultati positivi al Covid-19 saranno rimandati fino a negativizzazione.  Nel caso di pazienti provenienti da altre regioni,  questi dovranno osservare il periodo di “quarantena” prima di accedere al ricovero, Prima di ogni ricovero programmato si procederà nei 7 giorni precedenti all’isolamento preventivo del paziente accompagnato da uno screening telefonico. Nel periodo successivo al triage telefonico, sarà effettuato il tampone anche in pazienti asintomatici.

Per primi verranno garantiti gradualmente gli interventi chirurgici più importanti, tutte le prestazioni ambulatoriali (anche in regime di day-service), gli screening, al fine di garantire, anche in questo periodo emergenziale, la tutela della salute dei cittadini.



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