Fase2, conto alla rovescia per il nuovo esodo Nord-Sud. Quarantena per i pugliesi che tornano a casa


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A meno di 24 ore dall’inizio della fase due, il Sud attende il ritorno (e la partenza) di moltissimi cittadini che non hanno preso parte all’ormai celebre esodo di ritorno dell’8 marzo. Questa volta, però, niente corsa ai treni nel cuore della notte. Con il DPCM del 26 aprile che entra in vigore domani, infatti, tra gli spostamenti consentiti viene reintrodotta la possibilità di fare ritorno alla propria residenza, se ci si trova in un’altra regione.

Sono 3 milioni i viaggiatori stimati per i prossimi giorni, moltissimi gli studenti e i lavoratori fuorisede tra loro che, coscienziosamente, avevano deciso di restare nella città dove svolgono gli studi o lavorano al Nord. Non sarà un viaggio facile quello del 4 maggio, tra treni già sold-out e arei cancellati all’ultimo minuto.

In ordine sparso le Regione, che ancora una volta non sono in accordo con le decisioni del Governo centrale. Al rientro al Sud dei propri cittadini, i Governatori meridionali hanno guardato con reazioni molto contrastanti. La Sicilia di Musumeci ha deciso di chiudere i confini, anche se, in effetti, è molto difficile raggiungere l’isola in assenza di voli. La Calabria di Jole Santelli si blinda al ritorno dei fuorisede, mentre la Campania esprime forte preoccupazione.

Più soft l’azione della Puglia di Michele Emiliano che con un’ordinanza ha disposto la quarantena obbligatoria per chiunque ritorni in Puglia a partire dal 4 maggio. Erano state molto forti le preoccupazioni dei Pugliesi sull’esodo della notte del 7 marzo e non erano nemmeno mancate le polemiche. Nonostante le decine di migliaia di ritorni, però, la Puglia ha retto la prima ondata di ritorni, che pure ha causato qualche contagio aggiuntivo. Delle 35mila persone rientrate in Puglia, circa 200 contagi sono stati intercettati grazie all’isolamento fiduciario disposto dalla Regione.

All’ingresso in Puglia, è necessario autosegnalarsi sul sito della Regione, seguendo tutti i protocolli già esistenti. Chi avvertirà sintomi da Covid-19 dovrà rivolgersi alla Asl o al medico di base.