Alla Scuola di Cavalleria di Lecce celebrata la Festa dell’Arma


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Nella giornata di ieri, la Scuola di Cavalleria ha commemorato con una solenne cerimonia, nella Piazza d’Armi della caserma “Zappalà”, il 105° Anniversario del fatto d’arme di Pozzuolo del Friuli, l’epica battaglia che nel 1917 determinò le premesse per la vittoria finale sugli Imperi centrali.

Alla presenza di numerose autorità militari, civili e istituzionali, fra le quali l’On. Claudio Stefanazzi per la Regione Puglia, il Vice Presidente della Provincia di Lecce, il Vice Sindaco di Lecce, i Sindaci dei Comuni di Salice Salentina, Campi Salentina, Ortelle, Matino, il Col. Lorenzo Urso Comandante del Reggimento Cavalleggeri di Lodi (15°), il Comandante del Centro Militare di Equitazione, Col. Marco Del Nevo, oltre al Questore di Lecce, Andrea Valentino e ai Comandanti Provinciali di Guardia di Finanza, Carabinieri e Vigili del Fuoco, si sono schierati in armi i Reparti dell’Istituto, un plotone del reggimento Cavalleggeri di Lodi (15°) e i principali mezzi che raccontano il passato, il presente e il futuro prossimo della Cavalleria.

Alla cerimonia erano inoltre presenti i Gonfaloni della Regione Puglia, della Provincia di Lecce dei Comuni di Lecce, Salice Salentina, Campi Salentina e Matino, il Presidente Nazionale ANAC, Generale di Corpo d’Armata Paolo Gerometta, le rappresentanze di 11 Associazioni Combattentistiche e d’Arma d’Arma e circa 250 studenti degli Istituti Scolastici di Istruzione Secondaria Superiore “Galilei-Costa” e Scuola Secondaria di primo grado “Quinto Ennio” di Lecce.

Momenti di particolare suggestione sono stati l’ingresso del Gruppo Stendardo dell’Arma di Cavalleria e il passaggio del “cavallo scosso” senza cavaliere, una delle più evocative tradizioni del Corpo con cui si ricordano tutti i Cavalieri che hanno sacrificato la vita per la Patria.

Particolare emozione ha suscitato, tra i presenti, la consegna di una pergamena ricordo al Cavaliere reduce ultracentenario Cosimo Giuliano, che con i suoi 102 anni è uno dei più longevi Cavaliere in vita, ritirata dal Presidente della Sezione di Avetrana dell’Associazione Nazionale Combattenti e Reduci.

Dopo la deposizione di un fascio di rose arancio ai piedi del monumento dedicato ai Caduti, il Generale Claudio Dei, nel suo intervento, a conclusione di questa giornata, ha voluto ricordare le qualità di ardimento e disciplina che da sempre caratterizzano ogni Cavaliere, sottolineando che l’Arma, “fedele al suo motto, saprà ancora una volta con indomito slancio affrontare le future sfide che attendono l’Esercito; non soltanto in termini di evoluzione tecnologica ma soprattutto di innovazione dei percorsi formativi e addestrativi per garantire ancor maggiore professionalità, resilienza e flessibilità d’impiego del personale. Entusiasti del nostro luminoso passato, manteniamo lo sguardo ben proiettato al futuro, consapevoli che con lo slancio e l’impeto che ci contraddistingue sappiamo affrontare al meglio le tante sfide di oggi, già domani”