Passato e futuro si incontrano nella ‘nuova fiera’ di Galatina


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Chi ricorda la Fiera del Salento? Ebbene è tempo di rinfrescare i ricordi e di rinnovarli secondo una visione in grado di riscattare tempo e spazio attraverso un progetto di reinterpretazione funzionale della realtà esistente.
L’occasione è stata data dall’inaugurazione della fiera campionaria che torna a Galatina dopo anni di oblio, ma l’amministrazione comunale ha voluto utilizzare il momento per lanciare l’iniziativa di recupero e valorizzazione del polo fieristico al grido evocativo di “Tam Tam”. Una visione condivisa con la comunità da parte del noto urbanista salentino Alfredo Foresta che ha voluto immaginare i padiglioni della fiera di Galatina come un modello virtuoso di sviluppo sostenibile, capace di declinare finanziamenti e rispondere alle molteplici esigenze locali.

Un’architettura necessaria per ristabilire equilibrio tra la periferia epurata dalla zona artigianale, l’identità del luogo e le aspettative dei giovani. Al contempo, la pionieristica esperienza che si sviluppa a livello locale, ma con un’evidente declinazione sovranazionale, ritrova, nel piu volte ricordato rapporto di luce e ombre del Mediterraneo, il valore dell’innovazione, elemento imprescindibile se si vuole sperimentare un modello di sostenibilità in grado di proiettare il Salento in una dimensione europea.

Gi interventi previsti

Innanzitutto un grande tatro e anfiteatro di 11.000 metri quadrati per ospitare il canto e la danza intorno ad una cavea che, all’interno, ospita una gradinata di 7000 spettatori e, all’esterno, apre all’occorrenza, il suo retro-palco ad un anfiteatro da 2000 posti; disposti su più livelli con laboratori di danza e teatrali, sala di canto e di incisione, aule didattiche.

Campo Volo e musica di 25.000 mq con una vasta campagna attrezzata, che definisce l’area grandi eventi, per una capienza di 20.000 spettatori; uno spazio urbano verde che salvaguarda e recupera i vincoli del parco agricolo circostante, la cui linea di orizzonte incontra il monumento al 61° Stormo.

Le stanze del MAXXI – Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo di 7.300 mq, con riferimento alla programmazione del museo romano, volta ad aprire nuove sedi distaccate nelle periferie italiane, anche se qui siamo nel centro del Mediterraneo.

Un Orto botanico e spazi espositivi per 23.000 metri quadri. E infine per il segmento Sport e Salute uno spazio di 50.000 mq, dove realizzare un centro nuoto, coperto e scoperto, con corsie olimpioniche da 50 metri, una pista di atletica a 8 corsie, un centro medico e un sistema di campi di padel, il tutto servito da un sistema linfatico grazie ad un sistema di coperture traforate che sarà in grado di generare, in un anno, 13.000 Kw di energia solare e di recuperare, al contempo, 5 mln di litri di acqua reflue.

A questo si aggiunge necessariamente un’area di Parcheggi differenziati, a raso e interrati, per una capienza di 3000 stalli.

All’evento di presentazione hanno partecipato il presidente della provincia di Lecce Stefano Minerva, l’assessore regionale Sebastiano Leo, il senatore Roberto Marti, il senatore Giorgio De Giuseppe e numerosi sindaci del Salento.