Per stare al caldo bastano un po’ di vino ed un mantello. Buona festa di San Martino con la filastrocca di Miriam Perrone


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San Martino è uno dei santi più venerati dalla comunità cristiana. Si racconta che Martino di Tours fosse un militare che aveva il compito di effettuare la ronda di notte e l’ispezione dei posti di guardia, nonché la sorveglianza  delle guarnigioni. Una notte gelida incontrò un mendicante e vedendolo così infreddolito gli donò metà del suo mantello. La notte seguente vide in sogno Gesù rivestito della metà del suo mantello militare e capì che era il momento di cambiare vita. Il culto per San Martino nasce proprio da quel gesto di amore, umanità e generosità.

La festa di San Martino, poi, nel Salento ha assunto una connotazione pagana ed è legata ai sapori e agli odori della piena stagione autunnale quando il ribollir nei tini del mosto dà vita al novello che porta ebbrezza.

La sintesi perfetta di queste due accezioni è stata colta da Miriam Perrone che ci regala un brindisi d’autunno, nella vigilia di una festa così sentita.

Intra st’Autunnu salentinu
mi spoiicu li pieti e caminu
Tra l’ardore ti lu mustu e ti lu mieru
intantu, San Martinu sta ncigna cu iuta nu stranieru

Traduzione

In quest’autunno salentino
mi metto a piedi nudi e cammino
Tra il ribollire del mosto e del vino
intanto, San Martino inizia ad aiutare uno straniero.

La foto di copertina è di Federica Dell’Anna