Fino al 2018 ci saremo già dimenticati dei Marò

Ci vorranno altri due anni e mezzo per sapere come finirà l’odissea dei due fucilieri italiani, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone. Il Tribunale Internazionale si pronuncerà sul caso dei marò non prima del 2018.

Sono passati quasi quattro anni da quel 15 febbraio 2012, giorno in cui iniziò la lunga odissea di Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, accusati senza essere mai accusati di aver ucciso due pescatori indiani al largo delle coste del Kerala. E altri due lunghissimi anni dovranno passare prima che si possa scrivere la parola fine. Stando al calendario delle udienze della Corte dell'Aja, infatti, il calvario dei due fucilieri del battaglione San Marco potrà dirsi chiuso soltanto nell'agosto del 2018 quando il Tribunale Internazionale si pronuncerà sul caso dei due marò italiani chiarendo, si spera una volta per tutte, cosa accadde nell’incidente tra la petroliera Enrica Lexie e il peschereccio Sant’Anthony. Attenzione, chiusa per quanto riguarda la questione della «giurisdizione»: il verdetto dei giudici arbitrali, infatti, stabilirà se i due fucilieri dovranno essere processati in India o in Italia. Tutto qui.
 
Insomma, agenda alla mano: l’Italia dovrà presentare la sua versione dei fatti in una memoria scritta il 16 settembre 2016. L’India farà lo stesso il 31 marzo 2017. Mese dopo mese, la prossima data da segnare in rosso sull’agenda sarà quella del 28 luglio 2017 quando il Belpaese presenterà una ‘replica’. Il 1 dicembre 2017 sarà di nuovo il turno dell’India. A questo punto, nel caso in cui Delhi abbia presentato obiezioni di giurisdizione o ammissibilità, il governo italiano avrà ancora la possibilità di contro-replicare il 2 febbraio 2018. A quel punto, raccolti tutti i dati e i punti di vista, il Tribunale dovrà emettere un giudizio entro sei mesi. E così si arriva all'agosto del 2018 quando ormai saranno passati sei interminabili anni. 
 
Più rapida, invece, dovrebbe essere la decisione sulla sorte di Salvatore Girone, trattenuto all’ambasciata italiana di New Delhi. L'udienza nel quale si dovrà decidere dove e come i due fucilieri pugliesi dovranno ‘aspettare’ di essere giudicati è fissata per marzo 2016. Una magra consolazione soprattutto considerando che i due marò non sono mai stati incriminati (nonostante gli anni passati, non è mai stato formulato un capo d’accusa), eppure stanno già scontando una pena senza che nessuna sentenza abbia dimostrato la loro colpevolezza.



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