Fitoplancton, l’Università del Salento firma la convenzione con Nikon


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Passo importante per il mondo della ricerca sul fitoplancton e per l’Università del Salento. Nei giorni scorsi, infatti, il Dipartimento di Scienze e Tecnologie Biologiche ed Ambientali dell’Unisalento ha firmato una convenzione con Nikon Instruments SpA che permette di dare il via a un laboratorio di ricerca congiunto sul bioimaging del fitoplancton.
 
Si tratta, questo, del primo laboratorio del genere in Italia per Nikon Instruments che, da semplice “fornitore” di strumentazione, adesso ha deciso di investire nella ricerca, scegliendo proprio l’Ateneo salentino, finanziando anche una posizione di lavoro a tempo determinato.
 
Il Laboratorio, guidato dal professor Alberto Basset, Ordinario di Ecologia, si trova presso il Centro di Ricerca Sperimentale su Organizzazione della Biodiversità e Funzionalità degli Ecosistemi del DiSTeBA, e permette di coniugare le più innovative tecnologie della microscopia ottica, confocale e ad alta risoluzione e le più avanzate conoscenze scientifiche sulle caratteristiche morfo-funzionali del fitoplancton.
 
L’obiettivo dei ricercatori, dunque, sarà quello di approfondire la comprensione di fenomeni ecologici in cui il fitoplancton è un attore principale. Il fitoplancton è, infatti, tra i descrittori ecologici indicati dalle Direttive Europee Water Framework Directive (WFD) e Marine Strategy Framework Directive (MSFD) come prioritari per il monitoraggio dello stato di salute degli ecosistemi acquatici.
 
Sarà possibile studiare i problemi generati da alterazioni nella struttura e nella dinamica del fitoplancton che hanno un impatto sociale rilevante, come ad esempio la risposta degli oceani ai cambiamenti climatici, come mitigazione o magnificazione, il controllo delle alghe tossiche, con lo sviluppo di strumenti di early warning, e la capacità di gestione e recupero del buono stato ecologico del mare.
 
‘L’accordo nasce dall’esperienza comune del progetto Phytobioimaging – spiega il professor Basset – nell’ambito del quale, nella misurazione dei tratti morfo-funzionali del fitoplancton, siamo passati da un approccio di approssimazione geometrica a uno modellistico, contribuendo anche al popolamento di numerosi servizi online per la tassonomia delle specie a livello internazionale ed europeo’, conclude Basset.