Clima, anche a Lecce gli studenti scendono in piazza. Il Ministro: “Sulla giustifica scrivete per motivi di sciopero”

L’appuntamento di domani, promosso dal gruppo locale Fridays for Future Lecce, è a Porta Napoli, a partire dalle ore 9:00.

A pochi giorni dal discorso, o forse dovremmo parlare di vera e propria condanna, all’Onu, l’eco di Greta Thunberg è forte e chiara. Giovani ragazzi in ogni parte del mondo seguono la nuova figura da leader della 16enne svedese nella battaglia contro il cambiamento climatico. E dietro la voce della giovane attivista, domani 27 settembre la protesta continua con il terzo sciopero globale per il futuro. E anche a lecce, la comunità studentesca si unisce: appuntamento a Porta Napoli, alle ore 9:00.

Dopo lo sciopero dello scorso marzo, che aveva raccolto grande consenso e partecipazione, questa nuova manifestazione cavalca l’onda emotiva innescata da Greta Thunberg. Parole di rabbia e indignazione per un futuro non sostenibile, lasciato in eredità alle nuove generazioni dalle scelte politiche degli adulti, fino a qualche anno fa cieche alla tematica ambientale.

I ragazzi, dunque, scenderanno in piazza per un cambiamento concreto, chiedendo alla politica di tutto il mondo una conversione ecologica per contrastare i cambiamenti climatici: tra le richieste, l’adesione agli obiettivi fissati dall’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, con la riduzione delle emissioni di CO2. A promuovere la manifestazione nel capoluogo salentino è il gruppo locale Fridays for Future Lecce.

Le assenze da scuola

E a pochi giorni dalla manifestazione, arriva anche il commento del Neoministro dell’Istruzione Lorenzo Fioramonti. “In accordo con quanto richiesto da molte parti sociali e realtà associative impegnate nelle tematiche ambientali – dichiara con un post su Facebook – ho dato mandato di redigere una circolare che invitasse le scuole, pur nella loro autonomia, a considerare giustificabili le assenze degli studenti occorse per la mobilitazione mondiale contro il cambiamento climatico.

“L’importanza di questa mobilitazione è quindi fondamentale per numerosi aspetti, a partire dalla necessità improrogabile di un cambiamento rapido dei modelli socioeconomici imperanti. È in gioco il bene più essenziale, cioè imparare a prenderci cura del nostro mondo”.

Per la prima volta, infatti, stando alla circolare ministeriale, i ragazzi saranno giustificati per lo sciopero contro il cambiamento climatico. Un punto controverso che ha lasciato spazio a fraintendimenti: ad una prima lettura, si era parlato di assenza di necessità di portare una giustificazione per il giorno di scuola saltato. Ma così non è, ha poi precisato il Ministro del governo giallorosso. I ragazzi e le famiglie potranno indicare come motivo dell’assenza sul proprio libretto lo sciopero contro il clima.



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