Uno argentino, l’altro tedesco. Segni particolare in comune: il colore bianco del vestito. Entrambi vivono all’ombra del cupolone di San Pietro uniti da un’unica fede ma divisi da una differente fede, quella sportiva. Joseph Ratzinger da Monaco di Baviera e Jorge Maria Bergoglio da Buenos Aires . Due papi alla finale dei mondiali 2014. Non fisicamente presenti ma spiritualmente partecipi.
Se Benedetto XVI non è mai stato tifoso accanito di calcio, pur avendo accolto affettuosamente in Vaticano numerosi atleti e calciatori famosi, dall’altro lato, Papa Francesco non ha mai nascosto la sua grande passione per il gioco più bello del mondo, anzi qualche settimana prima dell’inizio dei Mondiali aveva ricevuto ufficialmente la nazionale argentina augurando ai campioni dell’Albiceleste di poter vincere la coppa del mondo e fare un regalo indimenticabile a lui e a tutto il popolo argentino.
Intanto, dopo le semifinali e la qualificazione di Germania e Argentina per la finalissima al Maracanà di Rio de Janerio di domenica prossima sul web impazza la “tifo-mania papale” con foto, slogan e ritocchi in Photoshop dei due pontefici travestiti da tifosi e animati da una simpatica rivalità. Che vinca il migliore quindi, calcisticamente parlando, mentre fedeli/tifosi tutti si chiedono, con la stessa ironia che non fa male a nessuno, quale delle due opposte preghiere sarà ascoltata.