Sembra così lontano, così “fuori dal mondo” e che non ci appartenga, eppure l’universo è lì a due passi da noi, ad avvolgere questa nostra casa chiamata pianeta Terra. Il 30 Giugno giunge ogni volta per ricordarcelo, dal 2014 anno in cui è stata istituita la giornata mondiale degli Asteroidi, o Asteroid day, che quei corpi celesti volano tra le stelle e i pianeti, spettacoli scintillanti per affascinarci e farci innamorare del cielo e dei suoi misteri, ma a volte terribili minacce per il nostro pianeta, come il disastro naturale avvenuto oltre un secolo fa con l’avvenimento di Tunguska.
L’evento Tunguska, il disastro naturale
Non è tratto da un film di Steven Spielberg, né da un romanzo di Herbert Wells (anche se quest’ultimo potrebbe esserne stato ispirato), l’evento di Tunguska, anche noto come disastro naturale di Tunguska, dall’omonimo fiume che scorre nella regione, fu una gigantesca esplosione avvenuta in Russia, nei cieli della Siberia centrale, il lontano 30 Giugno 1908.
Lo spaventoso incidente, avvenuto ad un’altitudine compresa tra i cinque e i dieci chilometri sopra il territorio sovietico, fu associata all’impatto esplosivo non del tutto accertato, di un meteoroide o cometa della grandezza tra i 30 e i 60 metri di diametro, che viaggiava alla velocità di almeno 15km al secondo.
Quasi ottanta milioni di alberi abbattuti su una superficie di oltre duemila chilometri quadrati, fu il bilancio del disastro compiuto dalla forte onda d’urto provocata dalla collisione con l’atmosfera terrestre, paragonabile secondo gli studi degli scienziati ad un terremoto di grado 8 della scala Richter.
Il boato assordante raggiunse i mille chilometri di distanza, con testimoni dell’epoca che spiegarono di aver visto “il cielo aprirsi in due” e la luce abbagliante raggiungere anche le zone del nord Europa.
Gli altri eventi minori e il parere degli scienziati
“Eventi della portata distruttiva di Tunguska potrebbero capitare una volta ogni seicento anni” spiegano gli esperti, anche se di corpi celesti e meteoriti che viaggiano a velocità elevate entrando in contatto con l’atmosfera terrestre, ne sono presenti ogni giorno.
Frequenti sono o sono stati, infatti, altri tipi di avvenimenti sebbene di importanza minore, a partire dal meteorite di Whitehorse, in Canada il 18 Gennaio del 2000, la caduta del corpo di Ćeliabinsk, il 13 Febbraio 2013, l’asteroide di Bering, precipitato nel mare di Bering a Dicembre 2018, o il masso Apophis, scoperto inizialmente nel Dicembre 2004 e di nuovo incrociato nella traiettoria lo scorso 21 Marzo, giusto per citarne alcuni.
“Dalla seconda metà del Novecento, un attento monitoraggio dell’atmosfera terrestre ha portato alla scoperta che le esplosioni di meteoriti si verificano piuttosto frequentemente” dicono ancora gli scienziati di astrofisica e cosmologia delle varie Università.
L’osservazione del cielo, un’abitudine già esistente in età antica, è stata da sempre grande fonte di studio e apprendimento per il progresso umano, per comprendere come ci siano avvenimenti oltre la nostra portata che si sviluppano a velocità inimmaginabili, e che puntualmente affascinano la curiosità e il pensiero di chi ne presta attenzione.