
Ricorre oggi, 20 marzo, la giornata internazionale della felicità, ma cosa vuol dire davvero essere felici? In realtà questa domanda affonda le sue radici in tempi antichissimi ed è sempre stato compito della filosofia morale occuparsi di darne una risposta, da Socrate a Platone, da Kant a Nitszche, le menti più brillanti e profonde ci hanno lasciato in eredità diverse riflessioni e ancora oggi l’uomo continua a interrogarsi sul concetto di felicità, cercandone l’origine e la causa.
Inizialmente questa nozione era legata alla realizzazione della vita buona, laddove solo l’uomo virtuoso sarebbe stato in grado di godere della bellezza della vita, in epoca medievale, invece, si credeva che la felicità potesse coincidere solo con Dio e quindi compiersi unicamente nella vita ultraterrena.
Oggi questi concetto è decisamente mutato e, di fatto, abbiamo assistito a cambiamenti sociali e culturali profondi che hanno portato inevitabilmente l’essere umano a cercare il senso della vita in ben altre dinamiche. Le guerre, l’industrializzazione e poi la globalizzazione, lo svuotamento dei valori generali, sono questi solo alcuni degli eventi che hanno cambiato il mondo e hanno portato l’uomo ad avvicinarsi, sempre di più, ai beni materiali, visti nel loro potere utile e confortante.
Ma anche in questo caso l’appagamento sembra essere superficiale e provvisorio e in tempi più recenti si crede, sempre di più, che essere felici coincida con la propria realizzazione personale, legata prevalentemente ad un progetto che si realizza attraverso la determinazione e il sacrificio e dunque un successo costruito, piuttosto che un piacere facilmente raggiungibile.
Sono molti però coloro che continuano ancora a credere che la felicità risieda nelle piccole cose, ma è chiaro quanto questo coincida, soprattutto, con un benessere interiore, che nell’attuale società risulta piuttosto difficile da perseguire. In definitiva, appare piuttosto evidente che ognuno trova la propria serenità in maniera assolutamente soggettiva e che oggi la salute mentale e dell’animo sono fondamentali quanto quella del corpo, laddove ritmi frenetici e catastrofi globali ci portano ad accumulare stress, paure e tensioni e dove dalla psicoterapia, allo yoga, dai viaggi, alla famiglia ognuno di noi cerca in qualcosa la propria dimensione di cura.