Giubbotti antiproiettile scaduti, auto di servizio logore e vestiario inappropriato. L’urlo della Polizia di Lecce


Condividi su

Lecce come qualunque altra città italiana perché la situazione in cui versa l’apparato di sicurezza, ormai debilitato da continui tagli, non cambia mutando capoluogo o regione. Una situazione che dura ormai da troppo tempo per stare zitti a guardare e così il Sindacato Autonomo di Polizia di Lecce ha deciso di scendere in strada per distribuire alcuni volantini nei pressi della Questura di viale Otranto.
 
Nero su bianco sono scritte le ragioni dello sciopero della mensa, previsto per mercoledì 25 febbraio. Una forma di protesta simbolica per manifestare la propria vicinanza e solidarietà al Segretario Generale del SAP Gianni Tonelli che da 36 giorni è in sciopero della fame. Gli attacchi terroristici dell’ultimo periodo, come quello di Parigi, hanno solo messo in luce le reali condizioni nelle quali i poliziotti italiani sono costretti a lavorare.
 
Anche nel capoluogo barocco, la situazione è drammatica, come si legge nella nota stampa a firma del Sap «denunciamo con coraggio, che i locali della Questura di Lecce e di alcuni Commissariati della Provincia non sono idonei ad accogliere il personale, che ci sono giubbotti antiproiettile in uso già scaduti, autovetture di servizio logore con più di duecentomila chilometri, vestiario insufficiente e inappropriato, personale sempre più vecchio con una media che rasenta i 50 anni, pulizie degli Uffici e delle caserme pressoché inesistenti grazie ai tagli di risorse,  nonostante lo sforzo e la disponibilità dei vertici della Questura di Lecce, che senza fondi dal centro ben poco possono inventare».

«Tutto ciò è inaccettabile» proseguono dal Sindacato «Si continua a voler dare un’immagine di una polizia moderna, al passo con i tempi, quando invece spesso si sopperisce alle mancanze con iniziative personali poiché mancano fondi anche per le necessità più banali (vedi fondi annuali riservati per cancelleria)».

Per questo il SAP di Lecce con il Segretario Provinciale Carlo Giannini in testa si schiera al fianco del suo Segretario Generale Gianni Tonelli, affinché le istituzioni diano un’inversione di tendenza comprendendo i reali motivi che lo spingono allo sciopero della fame mettendo a serio rischio la sua salute, tutto per tutelare i poliziotti che rappresenta, quasi ventimila uomini e donne in divisa che non lo lasceranno mai solo.  «Per tutti questi motivi  – concludono – ci stiamo appellando al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella inviandogli anche da questa provincia numerose cartoline perché intervenga al più presto»

Accanto anche il Sindacato Autonomo dei Vigili del Fuoco di Lecce CO.N.A.PO. ha deciso di manifestare solidarietà e sarà presente con  il Segretario Provinciale Giancarlo Capoccia.