Gli architetti di Puglia in campo per il post terremoto. Partite oggi le prime due squadre di professionisti


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È trascorso quasi un mese dalla notte del 24 agosto, quando, una terribile scossa di terremoto ha messo in ginocchio in particolar modo la città di Amatrice nel Lazio e che centinaia di vittime ha causato.
 
Tantissime le iniziative di solidarietà che in questo periodo si sono susseguite, dalle raccolte fondi, all’invio di generi di prima necessità, passando per la donazione del sangue.
  
Nessuno si è tirato indietro nel dare una mano, tra i tanti progetti posti in essere c’è anche quella degli architetti di Puglia. Sono partite questa mattina  dalla nostra regione infatti, direzione Rieti, le prime due squadre di architetti competenti in attività di monitoraggio e verifica della sicurezza degli edifici nella gestione dell’emergenza sismica. Mentre già martedì prossimo è prevista la partenza di altri professionisti pugliesi verso le zone gravemente colpite dal terremoto.
 
“Si tratta”, afferma Rocco De Matteis, presidente Ordine degli Architetti di Lecce e Coordinatore Protezione civile della Federazione regionale degli Ordini degli Architetti di Puglia, “Di colleghi che due anni fa avevano seguito, specializzandosi espressamente in questa direzione,  il primo Corso per la formazione degli architetti ai fini della Protezione civile in Puglia. Colleghi specificamente competenti, dunque, in attività di monitoraggio e verifica della sicurezza degli edifici. L’esperienza era stata realizzata, per la prima volta in Italia, con il sostegno finanziario istituzionale della Regione Puglia e con un esito rilevantissimo: centoventi colleghi pugliesi, con regolare attestato, a disposizione della Protezione civile nazionale regionale e disponibili nel caso di calamità naturali dal forte impatto ambientale.
 
Parliamo di un percorso formativo inteso come approccio alla pianificazione e preparazione alle emergenze, come prevenzione per arginare e limitare nuove situazioni di pericolo, come verifica della sicurezza degli edifici colpiti: proprio le competenze specifiche di cui si ha particolarmente necessità nelle fasi post terremoto. I primi ad essere coinvolti sono i colleghi degli Ordini di Brindisi e di Foggia. Cui si aggiungeranno a stretto giro quelli dell’Ordine di Lecce e degli altri Ordini”.
 
“Che l’esigenza di architetti specializzati nella verifica della sicurezza degli edifici sia fortissima – prosegue il Presidente dell’Ordine di Lecce – lo confermano le dichiarazioni rilasciate nei giorni immediatamente successivi la catastrofe dai sismologi più esperti dinanzi all’ammasso informe di detriti degli edifici, che aveva fatto scattare il paragone con terremoti come quello dell’Irpinia e di Avezzano.
 
D’altra parte spesso, quando accadono le catastrofi, il ritardo nella valutazione della stabilità degli edifici è una delle prime cause nell’allungamento dei tempi di ritorno alle condizioni di vita ordinaria. Un ritardo dovuto anche alla scarsa presenza di tecnici. I nostri centoventi architetti sono a disposizione della Protezione civile nazionale e, sottolinearlo è importante, forniranno la loro assistenza in forma di volontariato, assolutamente gratuita”.