Gli auguri di Apol, Cia e Italia Nostra per la nuova agricoltura


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Un anno più difficile di questo è veramente difficile da ricordare, per l'agricoltura salentina è stato un anno da dimenticare. Oltre al dramma della Xylella fastidiosa, gli olivicoltori hanno dovuto far fronte anche al danno economico, non indifferente, del calo vertiginoso della produzione. Quando si vive per la terra e dalla terra ti ritorna poco o nulla allora la situazione si fa seria. Per questo Apol, Cia e Italia Nostra, sotto il coordinamento di Giuseppe Ferro, si sono uniti in un fronte compatto e unico che spinge sulla frontiera di una nuova agricoltura dove sarà possibile immaginare un futuro fatto di idee moderne, cooperazione, e giovani che intendono costruire la loro storia professionale. Una sfida, ma anche un progetto, come è stato ribadito questa mattina nella sede leccese della Confederazione italiana agricoltori, in occasione del tradizionale scambio di auguri di fine anno. 

L'auspicio unanime è quello di poter avere un anno diverso, migliore, più fecondo e più verde. Così Apol Italia Nostra sezione sud Salento e Cia incoraggiano il nuovo corso dell'agricoltura pugliese, nella speranza che la coscienza civile e il mondo della politica possano essere di supporto al lavoro mai pago dei produttori e dei tanti operatori del settore. 

Tra le modalità concrete attraverso le quali tradurre le nuove progettualità programmatiche c'è quella di puntare sulla formazione  dei giovani e questo avverrà già nei primi mesi del nuovo anno con l'organizzazione di alcuni corsi destinati agli studenti di scuola superiore che si svolgeranno presso l'istituto Agrario Presta-Columella di Lecce.