I proclami non bastano. Il Governo italiano farebbe meglio a isolare i putinisti


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Il sostegno all’Ucraina è e deve essere totale, non solo dall’Europa ma da parte di tutto il mondo libero.

L’Italia non fa che il suo dovere, ma dovrebbe fare di più e liberarsi definitivamente da ogni ricatto economico che la vorrebbe incerta nel porsi a pieno contro il regime ex sovietico.

La Russia di Putin va fermata, mentre al popolo russo va data una chance, quella di sottrarsi dal giogo infernale a cui l’ha costretta la politica catastrofica del suo presidente.

Ma il punto è che Putin gode di un discreto sostegno ideale, purtroppo anche in Italia. Su questo il Governo dovrà essere deciso e determinato, perché non c’è spazio per le posizioni ondivaghe, soprattutto oggi, mentre tutto il mondo spera nella cessazione del conflitto, prima di capire cosa fare per non lasciare impuniti i crimini compiuti in queste ultime settimane sul territorio ucraino. Perché di questo si tratta, sarebbe immorale ignorare gli innocenti massacrati, la cui memoria grida giustizia.

Pace significa impedire in futuro che tiranni spietati e antidemocratici possano minacciare la libertà di milioni di persone. Pace significa isolare i complici dei capi di guerra, perché il sangue dei morti è difficile da lavare. Oggi più di ieri.