Un pasto serale consumato dai musulmani che interrompe il digiuno quotidiano durante il mese islamico del Ramadan. È questo l’Ifṭār il rituale celebrato dopo aver recitato la salat al-Maghrib, la preghiera canonica del Tramonto. La tradizione vuole che vengano mangiati i datteri, in ricordo del modo in cui il profeta Maometto spezzò il digiuno.
Si terrà lunedì 13 maggio presso la residenza dell’Ambasciatore degli Stati Uniti D’America a Roma presso Villa Taverna, l’Iftar offerto dall’Ambasciatore a tutte le autorità islamiche di alto livello in Italia e della diplomazia islamica.
Alla cena sono stati invitati e saranno certamente presenti gli Ambasciatori dei paesi islamici e, soprattutto, anche un cittadino leccese Cristian Karim Benvenuto che parteciperà nella duplice veste di editore del Daily Muslim, la testata giornalistica Islamica e in quella di Presidente dell’Associazione Nazionale Italia-Pakistan.
Nato alla fine del 2018, il Daily Muslim è un organo di informazione «Libero e indipendente, totalmente autofinanziato, che non si propone di fare propaganda politica o religiosa, ma mira ad una migliore e maggiore conoscenza e quindi comprensione, non solo della comunità musulmana che vive a Lecce, ma di tutte le altre comunità musulmane che vivono e lavorano in Italia», così come lo definisce lo stesso Benvenuto.
Registrata regolarmente al Tribunale del capoluogo salentino, la testata ha come progetto principale quello coinvolgere e mettere in rete di tutte le comunità islamiche.
Un’organizzazione apolitica senza fini di lucro, che si propone di operare attraverso la promozione e l’adozione di iniziative finalizzate al sostegno ed allo sviluppo sociale, economico, commerciale, spirituale, culturale e turistico da e verso il Pakistan, è invece l’Associazione nazionale Italia-Pakistan.
Tra i progetti cui ha dato vita quelli di maggior riscontro sono certamente il banco alimentare e il banco didattico. Lo scopo del banco è raccogliere alimenti e materiale didattico da distribuire alle famiglie indigenti. La distribuzione non ha distinzione di religione cultura e nazionalità. La maggior parte dei beneficiari sono famiglie italiane.