Il Codacons denuncia: disparità tra i candidati al Concorso Scuola 2016


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Illegittima disparità di trattamento tra i diversi candidati alla procedura selettiva. È questo quello che ha riscontrato il Codacons nel Concorso Scuola 2016, decidendo di presentare un ricorso al TAR del Lazio. Perciò ha lanciato in Puglia un’azione legale per i docenti esclusi dalla regione.
 
Nel 2012 chi non era in possesso del titolo di abilitazione all’insegnamento e il personale docente educativo già assunto con contratto di lavoro a tempo indeterminato nelle scuole statali – per non parlare delle esclusioni che riguardano la scuola primaria e la scuola dell’infanzia – sono stati lasciati fuori dai bandi. Lo scopo del Codacons, dunque, è quello di ammettere al concorso i candidati esclusi dalle selezioni e residenti in regione. Gli sfortunati protagonisti di questa situazione irregolare sono: docenti con 36 mesi di servizio privi del titolo di abilitazione; laureati che non hanno potuto partecipare ad un percorso abilitativo; personale docente educativo assunto con contratto di lavoro a tempo indeterminato nelle scuole statali; docenti con un’abilitazione all’estero ma che non hanno avuto il riconoscimento dell’equivalenza da parte del MIUR; docenti abilitandi; docenti iscritti alla III fascia delle graduatorie d’istituto e, infine, candidati in possesso del titolo di diploma di sperimentazione ad indirizzo linguistico di cui alla Circolare Ministeriale 11 febbraio 1991, n. 27.
 
“Come accaduto nel 2012, quando il presente bando fu dichiarato illegittimo, il Concorso scuola 2016 non ha previsto la cosiddetta “clausola di salvaguardia”, secondo cui può partecipare ai concorsi a cattedre, anche in mancanza di abilitazione, chiunque sia già in possesso di un titolo di laurea oppure di un titolo di diploma conseguito presso le accademie di belle arti, gli istituti superiori per le industrie artistiche, i conservatori, gli istituti musicali pareggiati e gli ISEF”, denuncia il presidente Carlo Rienzi. “Una decisione – continua – che contrasta apertamente con quanto affermato dalla giurisprudenza e dal TAR del Lazio, che ha più volte denunciato una irragionevole disparità di trattamento tra i diversi candidati alla procedura selettiva”.
Tutelare è ciò a cui mira il Codacons e per chiunque volesse aderire al ricorso collettivo – aiutando gli esclusi che hanno subito questa ingiustizia – è sufficiente seguire la procedura indicata sul sito www.codacons.it.

di Eugenia Giannone