Il mare ha bisogno di noi. Fermo biologico e ragionevolezza


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L’immensità dell’orizzonte sull’estremità di una scogliera e la profondità stessa degli abissi marini ci inducono a pensare che il mare sia una risorsa infinita. Grave errore questo perché in fondo i nostri mari sono piccoli piccoli, come in fondo è piccolo questo meraviglioso pianeta. E poiché non esiste una disponibilità infinite di risorse sulla Terra, risorse di qualsiasi genere, allora è necessario fermarsi a riflettere sui rischi che potrebbero derivare da un uso sconsiderato o addirittura un abuso della risorsa mare. Il primo rischio, piuttosto evidente, è la diminuzione del pescato, a dimostrazione di una riduzione delle quantità di pesci in mare.

La pesca industriale, quella professionistica, unitamente a quella dilettantistica e sportiva hanno prodotto un abbassamento della soglia di rischio. Ed è proprio per questa ragione che da anni ormai vengono predisposti interventi mirati per tentare di salvaguardare le risorse e riportare il sistema ecoambientale marino ad una situazione di equilibrio. Ma non bastano i fermi biologici, occorre anche una disciplina delle attività di pesca che vanno lasciate ai professionisti che rispettano le regole, mentre andrebbero perseguiti e sanzionati tutti coloro che non rispettano le regole.

E poi c’è anche una questione di ragionevolezza che guarda alla convenienza e alla sostenibilità di certe abitudini ormai fin troppo consolidate ma talvolta poco sagge. Per esempio l’insana pratica della pesca fai da te, che se da un lato gratifica i provetti Sampei, dall’altro penalizza enormemente, o addirittura compromette, la salute dei nostri mari. Tirare fuori dall’acqua e portare via pesciolini piccoli quanto un mignolo significa violentare il sistema marino.

Ecco perché va ripresa con forza l’iniziativa promossa anni fa da Assonautica, quando veniva diffuso un vademecum e un volantino con le misure minime dei pesci da asportare. Insomma, pescare per vivere o pescare per mangiare è un conto, pescare per puro divertimento è un altro, e magari ci si potrebbe divertire comunque ributtando in mare il pesce più piccolo.