È atterrato a Brindisi, una delle porte dell'Occidente cristiano e ha raggiunto piazza Duomo a Lecce dove è ospite dell'arcivescovo D'Ambrosio. Così Sua Santità Bartolomeo I, patriarca di Costantinopoli, massima autorità religiosa della Chiesa Ortodossa è giunto in Salento per la sua settimana nel cuore del barocco, nel primo territorio cristiano d'Europa. Successore dell'Apostolo Andrea, fratello di Simone detto Pietro di cui è successore invece il vescovo di Roma. Nella dimensione universale della Chiesa di Cristo Roma e Costantinopoli sono da lungo tempo le estreme propaggini della geografia cristiana.
Un viaggio all'insegna del dialogo ecumenico che ha avuto un momento di alta rappresentazione ecclesiale nel Duomo di Lecce dove, ieri sera davanti alla cattedra del vescovo leccese, i pastori delle diocesi salentine hanno pregato insieme a Bartolomeo I.
Noi di Leccenews24 abbiamo personalmente salutato il santo padre ortodosso nelle sale dell'episcopio, prima che il patriarca accompagnato dai metropoliti e dai vescovi leccesi facesse il suo solenne ingresso nella madre di tutte le chiese della diocesi metropolitana. Presenti l'arcivescovo di Otranto Donato Negro, il vescovo di Nardò Gallipoli Fernando Filograna e il vescovo di Ugento Santa Maria di Leuca Vito Angiuli. La preghiera ecumenica è stata avviata dall'arcivescovo di Lecce Domenico D'Ambrosio.
Si è tenuta, invece, nella giornata odierna presso il Centro Congressi dell’Università del Salento, la cerimonia per il conferimento della Laurea Magistrale Honoris Causa in archeologia a Sua Santità Bartolomeo I.
La cerimonia ha avuto inizio davanti ad una platea attentissima, con l’omaggio musicale del Coro Polifonico dell’Università del Salento, diretto dal Maestro Concertatore Luigi De Luca, che ha intonato Il canto degli Italiani (Fratelli d’Italia) seguito dall’Inno delle Nazioni di Beethoven.
Dopo i saluti istituzionali del Magnifico Rettore Vincenzo Zara, è stata data lettura della motivazione da parte della Presidente del Consiglio Didattico di Archeologia, Professoressa Katia Mannino. A seguire, la Laudatio del Professore D’Andria e il conferimento della laurea honoris causa in archeologia sulle note del Gaudeamus igitur.
Questo conferimento assume un valore particolare per l’Università del Salento anche in considerazione della nostra storia e delle nostre tradizioni, legate per secoli all’Impero bizantino e al Patriarcato di Costantinopoli. Del resto il territorio salentino custodisce ancora quest’appartenenza riconducibile alle comunità della Grecìa salentina che conservano significative tradizioni culturali e linguistiche legate alla cultura greco-bizantina. Un vincolo identitario forte che va, senz’altro, preservato e tramandato con un’azione globale più ampia di valorizzazione culturale del territorio.
Il momento più intenso della cerimonia è stato la lectio magistralis tenuta da Sua Santità. Il tema della lectio era incentrato sulla necessità di “rispondere alle sfide di oggi”. Bartolomeo I ha focalizzato l’attenzione sulla crisi universale che è intimamente connessa al processo di globalizzazione. Solo se la cultura non si arrende ad un’economia dissennata, il mondo può ancora salvarsi.
Un messaggio di speranza, quello del Patriarca di Costantinopoli. Il bisogno oggi è quello di una comune consapevolezza, di una comune aspirazione e di una mobilitazione comune. Solo il dialogo e la cooperazione promuovono la comprensione la tolleranza, l’accettazione e la fiducia reciproca che diventano così, contemporaneamente, gesto e fonte di solidarietà.
La cerimonia si è conclusa con la magnifica performance del Coro Polifonico dell’Università del Salento che ha eseguito magistralmente "Se prendo le ali dell'aurora" di S. Pulis, "Lauda, Jerusalem" di Vivaldi, il "Magnificat" di Bach e per finire il Te Deum di Dvoŕák.
Tiziana Protopapa