Il Tar sblocca gli interventi del Comune di Nardò. L’avvocato Quinto: ‘Maggiore sinergia tra interessi pubblici e privati’


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‘Importante sentenza quella emessa dal Tar di Lecce e che consente di sbloccare gli interventi edilizi nelle zone F del Comune di Nardò grazie a una deliberazione del Consiglio Comunale’, sono le parole dell’Avvocato amministrativista Antonio Quinto.
 
‘Modificando l’originaria previsione del Prg, oggetto di censura a seguito di un precedente ricorso, la delibera introduce l’intervento diretto da parte dei privati senza necessità di preventiva espropriazione ad opera dell’Autorità Pubblica’.
 
Il Tar, quindi, accogliendo le argomentazioni difensive svolte dall’Avvocato Antonio Quinto nell’interesse dell’Amministrazione Comunale, ha rigettato il ricorso proposto da alcuni proprietari di aree classificate come zone F che affermavano come con il Comune, contravvenendo ad  una precedente decisione dello steso Tar, avesse reintrodotto un vincolo espropriativo sulle zone, vincolo non consentito dalla legge dopo il decorso del quinquennio dall’approvazione del Prg.
 
Il Legale nella discussione innanzi al Tribunale Amministrativo ha dimostrato che effettivamente il Consiglio Comunale aveva recepito le indicazioni del Tar adottando una modifica della previsione di piano che consente ai privati proprietari di intervenire nelle zone classificate come F in conformità alle previsioni dello strumento urbanistico senza che il Comune abbia possibilità di intervenire coattivamente.
 
Il difensore del Comune, nel commentare la decisione dei Giudici leccesi, ne ha evidenziato la portata innovativa.

‘In termini squisitamente economici – riferisce l’Avvocato Quinto – la variante ritenuta legittima dal Tar consentirà a tutti i cittadini che fino ad oggi avevano l’area di proprietà congelata dalle previsioni ormai scadute del Piano Regolatore, di investire proprio su di essa.
 
‘Non va sottaciuto, poi – prosegue – il soddisfacimento dell’interesse pubblico a vedere realizzati, attraverso l’iniziativa privata, anche gli obiettivi dello strumento urbanistico: nelle zone F, infatti, sono previsti interventi che oltre ad avere una rilevanza imprenditoriale, soddisfano altresì rilevanti interessi della collettività perché servono a dotare il territorio di servizi ed infrastrutture’.
 
Ma non è tutto.  ‘La sentenza del Tar assume  particolare valenza anche perché – scrive l’amministrativista –  vi è l’affermazione della correttezza di una delle prime applicazioni della normativa introdotta dal decreto ‘Sblocca Italia’, il quale mira a realizzare una sinergia tra pubblico e privato, semplificando l’attività edilizia e contemperando le esigenze del privato con gli interessi della collettività’.
 
La decisione, quindi, fa chiarezza su una problematica urbanistica che aveva dato luogo a forti contestazioni contro l’Amministrazione Risi ed i Responsabili dell’Ufficio Tecnico Comunale.
 
‘Sul punto la decisione sgombra il campo da ogni polemica – conclude l’avvocato Antonio Quinto – evidenziando che la variante urbanistica è pienamente rispettosa delle statuizioni precedenti, non lede i diritti dei cittadini, ed anzi consente un maggiore impulso dello sviluppo del territorio con un giusto equilibrio tra aspettative private ed esigenze di completamento dei servizi per la collettività’.