A Nardò rinasce “La Saletta” di via Volta. L’immobile è stato concesso in comodato d’uso a Social Aut a.p.s., associazione impegnata nel favorire l’iniziativa e l’abilità sociale di giovani di età compresa tra i 12 e i 18 anni, a sviluppo tipico ed atipico.
Lo scopo, in altri termini, è quello di promuovere connessioni autentiche e relazioni significative tra adolescenti con autismo e i loro coetanei.
Social Aut è un gruppo di genitori, figli, professionisti, che crede nell’importanza di creare ponti tra le persone e di costruire un ambiente inclusivo che celebra la condivisione.
“Questa è una scelta di cui vado molto fiero – dice il sindaco Pippi Mellone – perché Social Aut si occupa di sostenere e valorizzare le persone con disturbo dello spettro autistico. La Saletta è uno spazio centrale e di grande pregio sociale, che ora sarà destinato in maniera prioritaria a ragazzi e ragazze, neretini e non solo, per i quali ci stiamo impegnando a garantire una concreta partecipazione alla vita civile e sociale. Diventerà molto presto un luogo di condivisione, di ascolto e di inclusione, in una città che diventa sempre più aperta e sensibile”.
La giunta ha proceduto nei giorni scorsi a formalizzare la concessione, su proposta del vicesindaco e assessore al Welfare Maria Grazia Sodero. Social Aut ha presentato all’amministrazione comunale nei mesi scorsi un progetto con attività mirate proprio al miglioramento della qualità della vita dei giovani con disturbo dello spettro autistico e delle loro famiglie. Ma le attività sono aperte a tutti i giovani che dimostreranno interesse, in una prospettiva di inclusione e di valorizzazione delle diversità. Sono previsti, infatti, attività di socializzazione (role playing e altri giochi didattici), laboratori creativi (con l’uso di attrezzature e mezzi tecnologici), eventi sociali, laboratori didattici-esperienziali come la creazione e la cura di orti ecologici, percorsi gastronomici per stimolare convivialità e per promuovere momenti di condivisione e di interazione sociale, percorsi culturali (viaggi di gruppo e attività di socializzazione). Con lo scopo di costruire e mantenere relazioni sociali, sentirsi parte attiva in un gruppo, identificare le emozioni proprie e altrui, lavorare insieme per raggiungere un obiettivo.
“Spesso le istituzioni vengono accusate di essere indifferenti di fronte alla problematica dell’autismo – sottolinea Maria Grazia Sodero – e di lasciare sole le famiglie. Abbiamo scelto di unire i puntini tra la richiesta dell’associazione Social Aut, la disponibilità di un immobile bello e funzionale come La Saletta e il bisogno sociale che c’è nelle persone con disturbo dello spettro autistico. Sfruttando una certezza che abbiamo su questo fronte, cioè il fatto che la socialità, la condivisione, l’amicizia siano armi efficaci per sfidare ostacoli e barriere e per vivere nel modo giusto l’unicità di ognuno di noi”.