Novità dal mondo della raccolta di rifiuti nella città di Lecce. Entro la prossima settimana, infatti, saranno pronti i primi otto contenitori interrati a scomparsa posti al di sotto del piano stradale dedicati alla raccolta differenziata di pannolini e pannoloni. In totale l’Amministrazione Comunale ne prevede venti: nei prossimi mesi, quindi, verranno installati i rimanenti.
Le strutture, all’avanguardia in termini tecnici ed energetici, rientrano nel progetto del servizio di igiene e nettezza urbana del Comune e sono collocati esattamente in Piazza Modena (Zona A), Foro Boario, Piazza Cardarelli (Zona Salesiani), Piazza Indipendenza (Santa Rosa), Piazza Palio, Viale Aldo Moro, Via De Pace (Zona San Guido) e Via Paolo VI, angolo Via Monsignor De Luca (imbocco super strada Lecce – Maglie).
I nuovi contenitori interrati a scomparsa posti al di sotto del piano stradale sono costituiti da una vasca prefabbricata in calcestruzzo al cui interno sono posti dei cassonetti poggiati su una pedana idraulica che a comando solleva il cassonetto a filo strada. Il conferimento dei rifiuti al loro interno avviene attraverso torrini che fuoriescono dal piano stradale. Si tratta di impianti di nuova generazione, completamente sostenibili, dotati di pannelli solari e accumulatori di energia e con tempi di apertura e chiusura ridotti ben oltre la media di quelli installati di recente in altre città del paese.
Soddisfazione arriva dall’Assessore alle Politiche Ambientali Andrea Guido: ‘Li useremo a breve per agevolare l'intera cittadinanza nella raccolta differenziata di pannolini e pannoloni – commenta – svincolandola da giorni e orari di esposizione per utilizzarli occorrerà un badge elettronico a tecnologia tag Rfid, dall'inglese Radio-Frequency Identification, capace di identificare l’utente e memorizzazione automaticamente ogni informazione inerente il conferimento’.
Oggi per pannolini e pannolini, cosiddetti PSA, prodotti sanitari assorbenti, esistono innovativi processi che permettono di recuperare in modo pressoché integrale i materiali che li compongono e di rimetterli in circolo, sottraendoli a discariche e inceneritori. Di recente qualche cittadino – conclude Andrea Guido – vedendo i box in calcestruzzo in superficie prima del loro interramento, aveva già lanciato l'allarme, ma può stare tranquillo, non sono nuovi ripetitori per la rete telefonica cellulare ma rientrano nel nostro sistema di raccolta differenziata e, appena avremo finito, tra qualche giorno, non si vedrà più nulla e ne rimarrà solo una grande utilità’.