Un grave incidente sul lavoro ha scosso la comunità di Monteroni di Lecce, dove il crollo di un solaio nella giornata di ieri ha causato il ferimento di tre operai edili. L’episodio ha immediatamente riacceso i riflettori sull’urgenza di rafforzare le misure di sicurezza nei luoghi di lavoro, un tema su cui la Cisl di Lecce, tramite il Segretario Donato Congedo, anche nel ruolo di Presidente del Comitato Consultivo Provinciale Inail Lecce, ha espresso profonda preoccupazione e la necessità di un’azione immediata.
I numeri dell’emergenza
Donato Congedo ha sottolineato come l’incidente di Monteroni sia solo l’ultimo di una serie di eventi preoccupanti, evidenziando l’emergenza attraverso dati concreti. Nel periodo gennaio-aprile 2025, la provincia di Lecce ha registrato 1440 denunce di infortunio certificate dall’Inail, un numero significativamente più alto rispetto alle 927 della provincia di Brindisi e alle 1243 della provincia di Taranto. Questi numeri, secondo Congedo, dimostrano che la sicurezza sul lavoro è ancora un obiettivo lontano e, troppo spesso, una triste emergenza nel territorio salentino.
“Quanto accaduto in via Spacciante è l’ennesimo drammatico campanello d’allarme che ci ricorda quanto la sicurezza sul lavoro sia un obiettivo ancora lontano dal raggiungimento e, troppo spesso, una triste emergenza nel nostro territorio”, ha affermato Congedo, ribadendo l’inaccettabilità che la vita e l’incolumità dei lavoratori siano messe a repentaglio.
L’importanza cruciale della prevenzione
La Cisl Lecce ha ribadito con forza l’importanza cruciale della prevenzione, sostenendo che incidenti come quello di Monteroni possono e devono essere evitati. È fondamentale un’azione incisiva e congiunta che veda protagonisti tutti gli attori coinvolti: dalle istituzioni alle imprese, dai lavoratori alle rappresentanze sindacali.
Controlli stringenti e capillari
Congedo ha evidenziato la necessità di controlli stringenti e capillari nei cantieri. Le verifiche sulla conformità delle strutture, sull’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale e sul rispetto delle normative di sicurezza non possono essere un’opzione, ma devono diventare una prassi costante e rigorosa. “Solo attraverso un’attività ispettiva pressante e senza sconti è possibile individuare e correggere situazioni di rischio prima che si trasformino in fatalità”, ha dichiarato.
Formazione puntuale e continua
Parallelamente, la Cisl Lecce ha sottolineato l’imprescindibilità di investire in una formazione puntuale e continua per tutti i lavoratori. La conoscenza dei rischi, l’apprendimento delle procedure di sicurezza e l’aggiornamento costante sulle migliori pratiche sono strumenti indispensabili per garantire la tutela di chi opera quotidianamente. Una formazione adeguata, secondo il sindacato, non è un costo, ma un investimento nella vita e nella dignità delle persone.
La Cisl Lecce ha assicurato che continuerà a monitorare con attenzione l’evolversi della situazione e l’esito delle indagini condotte dagli enti preposti. Il sindacato si è detto pronto a fare la propria parte, confrontandosi con le istituzioni e le parti sociali, per rafforzare la cultura della sicurezza e fare in modo che episodi come quello di Monteroni non si ripetano mai più. La sicurezza sul lavoro è un diritto inalienabile e deve essere la priorità assoluta per tutti.