Troppi incidenti stradali in Puglia, gli psicologi: ‘Spesso l’automobilista sopravvaluta le proprie capacità di controllo’

Secondo Antonio Di Gioia, presidente dell’Ordine, l’aiuto degli psicologi potrebbe essere prezioso nelle scuole guida e negli istituti scolastici. In Puglia servirebbe un’autentica task force

“E’ necessaria la presenza degli psicologi in tutte le commissioni delle scuole guida e negli istituti scolastici di secondo grado con programmi mirati perché la prevenzione e l’informazione restano sempre i mezzi più potenti che abbiamo”.

Parole nette quelle di Antonio Di Gioia, presidente dell’Ordine degli Psicologi di Puglia, all’indomani del weekend nero sulle strade pugliesi, che ha contato, purtroppo, ben 4 decessi nel corso di incidenti stradali.

Perchè gli incidenti aumentano d’estate

Inutile prendersela con le strade e con le loro carenze, che pur ci sono e sono anche gravi. Se però il numero degli incidenti stradali aumenta d’estate soprattutto in prossimità dei fine settimana, qualche motivo diverso dalla manutenzione delle arterie stradali pur ci dovrà essere. E occorre non solo interrogarsi ma anche agire con un’autentica task force per evitare che queste tragedie si ripetano con sempre maggiore ciclicità.

“In questo periodo dell’anno – dice Di Gioia – ci sono una serie di fattori che incidono sulle condizioni psicofisiche degli automobilisti: lo stress, l’assunzione di alcol o droghe, anche leggere, l’utilizzo di cellulari ed altre apparecchiature elettroniche diventate ormai una vera piaga. Infatti basta davvero poco, un messaggio, un video o guardare i social per perdere il controllo. Ma anche ore di stordimento nei locali, il caldo, il sonno, visto che la sera si fa sempre più tardi. Le cause che possono portare alla distrazione sono un’infinità’.

Eppure assistiamo troppo spesso ad un grave errore, il fatto che siano in molti, troppi, a mettersi alla guida, spesso non da soli, minimizzando la valutazione di quelle condizioni psicofisiche. Sembra quasi che si tratti di consigli superflui, di inutili ramanzine dei nonni e dei genitori, dette tanto per dire ma da non prendere nella giusta considerazione.

“Per anni si è lavorato per spiegare ai ragazzi che non bisogna mettersi alla guida quando si bevono alcolici, anche solo un bicchiere – aggiunge Marisa Yildirim dell’Ordine degli Psicologi della Puglia – Probabilmente è arrivato il momento di spiegare agli automobilisti, giovani e non, che sono tante le condizioni che dovrebbero scoraggiarci dal metterci alla guida, per evitare di essere un pericolo per noi stessi e per gli altri”.