Tra memoria della comunità e del territorio, il futuro dell’ecomuseo delle bonifiche di Frigole


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Si tiene nel Salone comunale l’incontro sul futuro dell’Ecomuseo delle Bonifiche di Frigole dopo il riconoscimento della Regione Puglia. All’appuntamento di oggi, venerdì 4 settembre, ore 19:00, parteciperanno anche Loredana Capone, Assessore alla Cultura della Regione Puglia, Carlo Salvemini, Sindaco di Lecce, Fabiana Cicirillo, Assessore alla Cultura del Comune di Lecce, Francesco Baratti, Consulente Regione Puglia per gli Ecomusei.

Compito dell’Ecomuseo è quello di ospitare la memoria collettiva di una comunità e del territorio che la ospita, tracciando linee coerenti per lo sviluppo futuro. “È il frutto del rapporto costruttivo tra una popolazione, la sua amministrazione e un equipe pluridisciplinare di esperti”.

L’Ecomuseo delle Bonifiche di Frigole vuole essere proprio questo: il frutto della “produzione sociale del paesaggio”. In altre parole, nell’ambito delle attività dell’ecomuseo, le comunità di Frigole, Borgo Piave e di tutto il territorio che fu interessato alle bonifiche, hanno individuato veri e propri “consigli per l’uso” per la fruizione del paesaggio relativo al proprio territorio e alla sua storia.

L’agro a nord di Lecce possiede la lunga storia, poco nota ai più, di un territorio ripetutamente trasformato dalle bonifiche tra la fine dell’800 e i primi anni del ‘900 e colonizzato con l’assegnazione delle terre dei latifondi ai contadini. L’Ecomuseo delle Bonifiche di Frigole vuole raccontare una storia ricca di successi e di eventi ma anche il presente di un territorio attraverso gli occhi della sua comunità.

L’Ecomuseo, ideato dal Comitato per lo Sviluppo di Frigole e del Litorale Leccese, ha ora ottenuto il riconoscimento della Regione Puglia sulla base della legge regionale 6 luglio 2011 n.15, ma già dal 2014 è stato avviato il percorso ecomuseale, attraverso laboratori che hanno coinvolto la comunità locale, proposte relative allo sviluppo del territorio e al Piano Urbanistico Generale, eventi e passeggiate di conoscenza del territorio, azioni formative e creative presso la scuola primaria. L’Ecomuseo delle Bonifiche potrà essere uno strumento utile allo sviluppo e alla rigenerazione del territorio.