A Lecce una strada intitolata a Ennio Bonea, domani l’inaugurazione

Alla cerimonia saranno presenti il Sindaco Carlo Salvemini e il suo vice Alessandro Delli Noci. La decisione a seguito della proposta della Sezione Sud Salento di Italia Nostra.

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Sarà una strada nella zona 167 di Lecce, nei pressi della chiesa di San Massimiliano Kolbe a essere intitolata alla memoria del Prof. Ennio Bonea. La cerimonia si svolgerà domani, mercoledì 17 giugno, alle ore 10.30.

La proposta era partita due anni e mezzo fa nell’Assemblea dei Soci della Sezione Sud Salento di Italia Nostra, cui seguì la richiesta ufficiale al Sindaco.

La mozione – come da prassi –  venne successivamente sottoposta al vaglio della Commissione comunale per la toponomastica che la approvò e a cui, successivamente, gli uffici del Comune, nel periodo di commissariamento, dettero seguito individuando il luogo dell’intitolazione.

Il taglio del nastro avverrà alla presenza del Sindaco del capoluogo, Carlo Salvemini; del vicesindaco, Alessandro Delli Noci; del Prof. Carlo Alberto Augieri, che traccerà un ricordo di Bonea e di una rappresentanza della Sezione Sud Salento di Italia Nostra.

Tra le numerose e prestigiose attività di Ennio Bonea, scomparso nel 2006, si ricordano quelle di Docente di letteratura moderna e contemporanea all’Università di Lecce, di amministratore del Comune di Lecce (di cui fu Assessore e vicesindaco), di Deputato al Parlamento, di giornalista e scrittore, di animatore e promotore di numerose iniziative culturali ed editoriali, nonché di strenuo difensore del territorio e dei beni culturali ed ambientali per cui, quale Presidente della Sezione di Italia Nostra di Lecce, si attivò in numerose battaglie civili tra gli anni ’80 ed i primi anni ’90 e di cui si ricordano quelle per la salvaguardia della tettoia liberty che costituiva l’ex mercato coperto di Lecce,  quella per la rimozione del capannone in lamiera in Piazza Libertini a ridosso del Castello Carlo V in cui vennero collocate le bancarelle del mercato coperto, la proposta per l’eliminazione nel centro storico di Lecce delle insegne a bandiera, la questione relativa alla costruzione della “Circumsalentina” e quella delle palazzine dell’Aereonautica militare, in costruzione sul promontorio a ridosso del porto di Otranto e che – a seguito dell’iniziativa – vennero ridimensionate nell’altezza.



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