Romano, classe 1991 e ‘protagonista’ di una delle tante polemiche scoppiate prima del via ufficiale del Festival di Sanremo. Anzi, quello del rapper Junior Cally, voluto dal direttore artistico Amadeus tra i big in gara, è un vero e proprio caso che ha messo d’accordo politici e associazioni che, a gran voce, hanno chiesto la sua esclusione dalla kermesse.
Il cantante che, all’inizio della sua carriera si presentava con una maschera antigas sul volto, non meriterebbe di salire sul palco del teatro Ariston per il contenuto di alcune sue canzoni. Tanti i versi considerati ‘violenti e offensivi’. Nel mirino, in particolare, è finito il video di un brano del 2017 «La strega» in cui ‘canta’ frasi irripetibili a una donna legata e incappucciata che minaccia di morte.
La Rai ha provato a gettare acqua sul fuoco che il pezzo in gara a Sanremo «No, grazie» non ha nemmeno una parola fuori posto, ma non è bastato. Il rapper, all’anagrafe Antonio Signore, si è trincerato dietro il silenzio. Nessuna dichiarazione sui social, che non usa. Ha però affidato ad una nota del suo management la replica ufficiale. L’entourage, oltre a sottolineare che la posizione di Junior Cally è “contro il sessismo e contro la violenza sulle donne”, ha puntualizzato che le canzoni finite nel mirino sono state “pubblicate da anni in un età in cui era più giovane e le sue barre erano su temi diverse da quelle di oggi”.
#noallapartecipazioneaSanremodiJuniorCally
Niente sembra bastare, anzi da più fronti si sollevano proteste contro la sua partecipazione al festival. Una arriva anche dal Salento, dove la consigliera di Parità della Provincia di Lecce Filomena D’Antini ha lanciato un appello a tutti i sindaci, gli assessori e i consiglieri delegati alle Pari opportunità e alle Commissioni per le Pari opportunità dei Comuni del Salento, affinché sottoscrivano con lei una dichiarazione di contrarietà alla partecipazione a Sanremo del cantante romano.
Ecco il testo dell’appello
“Per capire la crudeltà e la volgarità dei testi e del messaggio sociale di JuniorCally, scelto per partecipare a Sanremo, è sufficiente leggere la prosa delle sue canzoni e guardare qualche video clip.
«L’ho ammazzata, le ho strappato la borsa. C’ho rivestito la maschera». Su queste parole, il videoclip mostra il cantante muoversi di fronte ad una ragazza legata mani e piedi a una sedia e con un sacchetto sulla testa, mentre cerca di liberarsi.
Prendiamo anche ad esempio l’incipit di “Tutti con me”, una vera lirica ispirata all’amore libero che recita: “Mi metto sul c… la maschera/Vediamo se chiedi di toglierla, okay./ Poi te lo metto nel c… Mentre sei piegato a raccoglierla/ Sono un caso popolare/Sono un caso da studiare”.
Come non ammirare, poi, la visione di Cally sui rapporti interfamiliari recitato in “Lo Zio” dove rappa: “Ma fai una cosa: dagli l’appuntamento, perché così lo ammazzo di botte io, ‘sto infame. No, zi’, tu devi stare tranquillo, non ti preoccupà dagli appuntamento: “Dove ci vediamo?” e basta, poi arrivo io e lo gonfio di botte”.
Pertanto, di fronte alla scelta di far partecipare il cantante JuniorCally al Festival di Sanremo 2020, si esprime piena contrarietà”.