L’elegante bellezza dell’Apollo, tra anteprime e futura gloria


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Chi lo ricorda, come noi, entrandoci questa mattina ha provato un’emozione fortissima nel rivedere il Teatro Apollo dopo più di trenta’anni.

La gloriosa e storica struttura di Via Trinchese, è a un passo dalla riapertura, così come promesso dal sindaco Paolo Perrone che ne ha fatto un cavallo di battaglia della sua Amministrazione cittadina.

L’impegno è quello di inaugurare il Teatro Apollo nell’estate 2016, pochi mesi ancora, quindi, per ultimare gli impianti e accomodare le necessarie rifiniture, così come annunciato nella conferenza stampa all’aperto dall’Assessore ai Lavori Pubblici, Gaetano Messuti.

La novità della giornata ha riguardato l’opportunità, riservata ai giornalisti, di entrare all’interno dell’Apollo per documentare e mostrare ai cittadini lo stato di avanzamento dei lavori e la sontuosa bellezza, ancor priva degli ultimi ritocchi, dell’opera tanto attesa.

Molti ricordano che l’Apollo negli ultimi anni della sua attività fu  convertito a mera sala cinematografica, prima di chiudere silenziosamente la propria storia nella seconda metà degli anni ’80.

Oggi, invece, grazie a un impegno governativo, sollecitato e sostenuto da una forte opinione pubblica, l’Apollo tornerà a essere il teatro dei leccesi. Completamente diversa l’impostazione architettonica e strutturale del palcoscenico con una fossa in grado di ospitare un’orchestra di quasi cento elementi e con una torre scenica decisamente più alta rispetto a una volta. Per il resto il Teatro ha mantenuto la sua elegante fisionomia.

Già montati i preziosi lampadari che sovrastano la platea, provenienti da Murano. Tutti gli affreschi, i calchi, le decorazioni sono quelle originali, riportati alla luce da una sapiente attività di restauro.

Dopo la sistemazione delle poltrone, le pitturazioni varie e l’allestimento funzionale dei vari servizi, il Teatro entrerà ufficialmente a regime, con una mirabolante inaugurazione di livello nazionale.

La capienza sarà di circa 800 posti, tra platea e loggioni, mentre per quanto riguarda la storia su cui l’Apollo si erge basta guardare un paio di foto che abbiamo scattato, in cui si vedono chiaramente i resti della Lecce Romana posti a circa una decina di metri al di sotto dell’attuale piano di calpestio. Strade, sepolture, abitazioni della Lecce Romana che si potranno ammirare in un prossimo futuro attraverso un circuito museale, magari dopo aver pagato il biglietto di ingresso, del Teatro Apollo.