La musica come superamento delle discriminazioni, delle intolleranze e del disagio socioeconomico. È questo il progetto Music The Gap 2.0 realizzato dall’Istituto comprensivo di Specchia, finanziato dal Miur e dalla Presidenza del Consiglio per le Pari Opportunità.
L’iniziativa prende il titolo da “Mind the gap” coniato dalla metropolitana di Londra. Si tratta di una metafora per sottolineare il fatto di come le distanze siano un pericolo.
Music The Gap 2.0 è un progetto che vede la musica come strumento per veicolare la formazione di un’etica sociale condivisa contro ogni forma di discriminazione.
Nella giornata di oggi dalle ore 16:00 alle 20:00, nella Chiesa Dei Francescani Neri, si parlerà con la fondazione “Paolo di Tarso” di “Scuola, famiglia ed intelligenza connettiva nel mondo dei social network: come gestire la conoscenza”. Un seminario rivolto a tutti coloro che interagiscono con i giovani, per cercare di capire il loro linguaggio e gestire la conoscenza ad un uso consapevole ed intelligente dei Social network.
Fabio Gallo esperto di comunicazione della Fondazione Paolo di Tarso, spiegherà come di ogni foto o commento che pubblichiamo sui social rimane traccia in maniera indelebile a volte danneggiando la nostra immagine. Mostrerà come sia possibile arrivare al successo usando il web, perché, sottolinea: “si può utilizzare la rete per la gestione della conoscenza, dando un impulso propositivo per governare la rete, anziché essere governati.
Fino al 29 giugno saranno molteplici gli eventi in calendario, informazione e formazione sulle diverse forme di discriminazione e intolleranza. Gli ospiti, artisti o professionisti dei più svariati settori, che si adoperano per il perseguimento di obiettivi simili, si incontreranno in uno dei borghi più belli d’Italia, per dialogare con bambini, ragazzi ed adulti e raccontare la propria esperienza, fra difficoltà, successi ed insuccessi, offrendo il loro punto di vista, per stimolare un dibattito o una riflessione sulle diverse tematiche della discriminazione che, molto spesso, si trasformano in episodi drammatici.
“Nelle varie classi della nostra scuola –sottolinea Debora De Blasi responsabile del progetto– è stato realizzato un percorso didattico, pedagogico e musicale che ha stimolato ciascun alunno a parlare di sé, di sé con l’altro, di sé per l’altro. Si è cercato di far scaturire in loro quell’amore per la propria unicità, per la propria splendida ed irripetibile identità, del rispetto del proprio ruolo sociale e dei propri doveri comunitari. I ragazzi hanno usato App per la digitalizzazione e la produzione della musica e suoni da teatro per superare con essa qualsiasi discriminazione”.
“Con Music the gap – commenta il preside Martano– abbiamo lavorato in rete con i diversi partner per favorire attraverso la musica l’inclusione sociale e per promuovere le diversità come valore”.
L’iniziativa realizzata con il patrocinio del Comune di Specchia ha come partner numerosi istituti scolastici, tra cui l’IISS di Otranto, l’IISS di Poggiardo, il Liceo Scientifico “Da Vinci” di Maglie e l’Istituto Comprensivo di Alliste.
Hanno sposato il progetto anche diverse associazioni tra cui la fondazione Paolo di Tarso, Nomeni per Antonio Montinaro, La Paranza, IRDM, l’Associazione Antiviolenza Punto Rosa, Integra Onlus, l’Accademia della Minerva e la Cooperativa sociale Adelphia.