La buona sanità che c’è. La lettera di ringraziamento a medici e infermieri del Reparto di Neurochirurgia del Fazzi di Lecce


Condividi su

La buona sanità esiste e va fatta conoscere a tutti. Certo, i casi di malasanità non mancano e le nostre pagine li raccontano. Ma guai a pensare che tutto sia così. Se il sistema ha infatti tante pecche e non favorisce l’organizzazione, va detto che gli operatori con umanità e competenza suppliscono a tutto e consentono ai pazienti di vivere al meglio la propria situazione di difficoltà e talvolta di autentica sofferenza. Per questo riceviamo e pubblichiamo la lettera che il Signor Luca Del Piano, tramite Leccenews24.it, vuole far pervenire a tutto il personale del Reparto di Neurochirurgia dell’Ospedale Vito Fazzi di Lecce, perchè è doveroso, visti i continui attacchi a cui sono sottoposti medici ed infermieri soprattutto degli ospedali del Sud, che ci sono tante ‘pepite d’oro’ che non vanno confuse con il fango, anzi vanno prese una ad una, lucidate, e messe in bella mostra.

“Un anno fa mio padre, 75 anni, fu ricoverato per un intervento delicato alla spina dorsal; esattamente un anno dopo, a settembre, è toccato a me, altro intervento delicato alla spina dorsale. Il risultato eccezionale, visto che dopo appena un mese entrambi siamo in piedi e ritornati entrambi alle attività quotidiane. Grande il team medico con a capo il Primario Dottor Alessandro Melatini con a seguito dottori di un grande calibro, professionalità e competenza. Tanti gli interventi delicati che ho visto nei 13 giorni di ricovero, con soddisfazione dei pazienti. Un grande grazie alla squadra degli infermieri coordinata dalla caposala A. Brunetti. Professionali, gentili, di cuore, onesti e laboriosi, sempre pronti ad intervenire prontamente nel rispetto del malato e della vita. A volte trattati male, insultati, strattonati da un paziente che forse un po’ per lo lo stress, un po’per l’immobilizzazione a letto, un po’ per il dolore ha agito anche involontariamente in modi bruschi, hanno dimostrato tanta pazienza ed empatia. Finalmente qualcosa di bello di cui poter essere fieri ed orgogliosi, qualcosa per cui dire grazie. Grazie davvero a tutti gli infermieri, agli operatori sanitari e alla caposala, signora AnnaMaria Brunetti“.