Internalizzazioni in Regione Puglia, dopo gli operatori del 118 anche i letturisti Aqp chiedono pari trattamento


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La notizia dell’internalizzazione degli operatori del 118 che da volontari sono diventati dipendenti di SanitaService ha smosso le coscienze e le rivendicazioni di tutta quella platea di lavoratori che si trovano nella stessa situazione. A cominciare dai 42 letturisti dei contatori Aqp, lavoratori che da oltre 15 anni vivono nel limbo delle esternalizzazioni, sottoposti periodicamente ai patemi d’animo della precarietà, all’ aggiudicazione dei bandi d’appalto a ribasso dove si risparmia non solo sul costo del lavoro ma anche sui mezzi, sul carburante, sul vestiario. La paura è che la Regione Puglia possa fare figli e figliastri, come dicono dalla Filctem Cgil, interessandosi ad alcuni e trascurando altri.

‘Stiamo parlando di lavoratori – scrive in una nota Franco Giancane, segretario provinciale della Filctem Cgil di Lecce – che meritano un lavoro dignitoso, una stabilità vera. La bella notizia giunta agli operatori del 118, ai quali facciamo gli auguri per aver vinto una storica battaglia sindacale, ci fa ben sperare, perché non possiamo immaginare che il presidente Michele Emiliano, nel governare la Regione, faccia figli e figliastri. Invitiamo la Regione Puglia a revocare il blocco delle assunzioni e a dare corso all’internalizzazione dei letturisti dal momento che da tempo, ormai, abbiamo dimostrato che l’internalizzazione si tradurrebbe in un risparmio corposo per Aquedotto Pugliese di quasi 2 milioni di euro e dunque anche per il suo socio unico, la stessa Regione. È ormai maturo il tempo di dare risposte a questi lavoratori, impegnati in una battaglia ultradecennale per ottenere un lavoro decoroso, davvero stabile, non sottoposto alle turbolenze delle gare di appalto, come l’ultima in cui erano stati paventati 12 esuberi”.