La luce del Salento, un integratore naturale di energia e benessere


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Se i medici ci dicono che la vitamina D, che si prende quasi esclusivamente dal sole, è un alleato fondamentale della nostra salute, allora vuol dire che farsi un bagno di luce è utile e addirittura necessario. Chi ha la fortuna di vivere in una terra in cui la luce domina la scena per gran parte dell’anno (guardacaso) solare sa cosa può fare la differenza.
Del resto un territorio esageratamente invaso da pannelli fotovoltaici ci spiega che l’energia del sole è strategica e l’energia è tutto.

Ora, chiariamo il senso della nostra riflessione: la salute, sia essa mentale che fisica, dipende dalla luce. E questo è un dato scientificamente condiviso. La bioarchitettura, scienza che studia le dinamiche di costruzione tra esigenze abitative e contesto geografico di riferimento, ha fortemente a cuore il concetto dell’illuminazione degli ambienti domestici. Le case devono essere ben illuminate, e i bambini devono giocare e studiare in stanze luminose e con finestre grandi.

Questo però lo insegnava anche l’antica architettura. Pensiamo a Castel del Monte, patrimonio dell’Umanità dell’Unesco, che dispone di un cortile accecante dal punto di vista della luce e della sua rifrazione. Un bagno di sole che probabilmente Federico II di Svevia non ha mai fatto in quel luogo, ma che i suoi maestri di costruzioni hanno voluto per indicare la supremazia del luogo rispetto al tempo e allo spazio.

Salento terra di sole, il primo d’Italia, con l’alba che anticipa ogni ora del nostro vissuto nazionale. Ed è lì, nella zona di Otranto, che sorgono i più importanti e significativi monumenti megalitici, veri e propri orologi ante litteram che avevano con la luce un rapporto unico e speciale, pensiamo al luogo magico ed energetico per eccellenza, il dolmen Scusi di Minervino di Lecce.

È il sole che fa la differenza. Di tutte le attrattive e le attrazioni di una vacanza nel Salento, questa è la numero 1.