Lunedì da 54,5 miliardi di tasse, la scadenza Imu riempie le poste leccesi


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È un lunedì di code in banca, ma soprattutto alle poste, perché proprio oggi scade il termine per l'Imu e la Tasi. La prima si paga in tutta Italia sulle abitazioni diverse dalla principale. La prima rata della Tasi, invece, relativa a tutti gli immobili, si paga solo in quei comuni che hanno fissato l'aliquota entro il 31 maggio. Negli altri, circa 6 mila comuni la scadenza slitta al 16 ottobre.

Lecce, e quindi la maggior parte dei Comuni della sua Provincia, fa parte della seconda categoria e, almeno parzialmente, ha evitato ai suoi residenti la ressa eccessiva negli uffici postali. Ciò non vuol dire però che non ci siano state file e disagi per i cittadini leccesi. In quasi tutte le poste della provincia, infatti, è stata una mattinata di vera e propria passione. E ok, all’interno degli uffici ci sarà anche l’aria condizionata, ma il caldo e l’afa di questi giorni (seppur oggi la giornata non sia delle migliori) ha accentuato questa scomoda situazione.

Situazione che non è stata molto differente rispetto agli altri giorni della scorsa settimana. Il discorso ricade sul solito discorso tutto italiano che ci vuole affezionati alla cara vecchia abitudine e consuetudine di ridurci sempre alle ultime ore per far fronte ad una scadenza. Così succede per qualsiasi tipo di termine, ma, ovviamente, soprattutto per quelli economici. La questione, però, non è solo e soltanto legata alle “cattive” abitudini degli italiani. Oggi, infatti, verranno pagate imposte tasse e tributi per quasi 54,5 miliardi di euro. 

La denuncia delle associazioni è netta: per la Uil la Tasi per oltre il 50% delle famiglie sarà più cara dell'Imu. Per Adusbef e Federconsumatori l'impatto “di tale imposta sui bilanci familiari, soprattutto quelli dei nuclei più in difficoltà, sarà devastante”. Il segretario della Cgia, Giuseppe Bortolussi che aggiunge: “Il numero delle scadenze fiscali che i contribuenti sono chiamati a pagare entro domani è da far tremare i polsi”. Per i cittadini Imu e Tasi “mentre le imprese dovranno versare l'Irpef, le addizionali Irpef, l'Ires, l'Irap, l'Iva e tutta una serie di altre imposte minori”.